Giustizia, rapporti con minori e video hard: la maestra assolta in appello potrà tornare a insegnare
Mentre si accende il dibattito sulla giustizia, tra le proteste di settori della magistratura per la riforma e lo stop della Corte dei conti al Ponte sullo Stretto, arriva una notizia destinata a fa discutere. È stata assolta in Corte di Appello a Bari, "perché il fatto non costituisce reato" la maestra che nel 2021 era stata arrestata e sottoposta ai domiciliari con le accuse di produzione di materiale pedopornografico e corruzione di minorenne e poi condannata a sette anni e tre mesi nel 2024 in primo grado.
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Secondo le accuse avrebbe adescato dei minorenni nel capoluogo pugliese. Con uno di loro avrebbe fatto sesso in un bed and breakfast alla presenza di altri due più piccoli. Le immagini sarebbero state filmate e trasmesse su un social. Ora la maestra, che non era docente dei ragazzi, potrebbe tornare a insegnare. "La Corte d'Appello, con questa assoluzione piena, ha voluto ristabilire il valore della giustizia e della legalità, prendendo chiaramente le distanze da una gestione del processo che aveva mostrato gravi criticità", scrive su facebook l'insegnante. "È una decisione che riafferma che a Bari la giustizia esiste, che i principi della Costituzione e del giusto processo non sono parole astratte, ma garanzie concrete per ogni cittadino".
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