Udine, il giallo dei gruppi ProPal "non aderenti". Paura infiltrati al corteo per Italia-Israele
Il caso dei "non aderenti" nel corteo di Udine. “1) Comunità palestinese, comitati proPal, famiglie e singol3; 2) Spezzone studentesco; 3) Squadre popolari; 4) Realtà aderenti; 5) Realtà non aderenti”: è giallo sulla nuova chiamata di piazza dei ProPal in vista della partita di qualificazione ai Mondiali Italia-Israele che andrà in scena a Udine mercoledì 14 ottobre alle 20.45 e sulle reali componenti del corteo. Come scoperto dal blog Ilperbenista, l’adunata del Comitato per la Palestina – Udine, ha infatti veicolato un messaggio sui social – con tanto di mappa – in cui divide il corteo in 5 tronconi.
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Tra questi il quinto, quello dei “non aderenti”. Facile chiedersi chi siano questi fantomatici “non aderenti”. E, come sottolineato anche dal blog in questione, facile anche domandarsi se non siano infiltrati pronti a scatenare tafferugli e crear problemi in città.
Nessun cessate il fuoco quindi ferma i ProPal che anzi rilanciano con una nuova manifestazione al grido “Palestina Libera” e che tutto ha fuorché obiettivi nobili. “Difficile non leggere qualcosa di inquietante in queste distinzioni, quasi a indicare qualcosa di pianificato molto bene al punto da tenere distinte le responsabilità per eventuali problemi di ordine – scrivono i redattori del blog – Quali sono le realtà non aderenti e perché ci saranno se non hanno aderito?”. E ancora: se i gruppi sono “non aderenti”, “perché sarà concesso loro di partecipare da parte degli organizzatori e della Prefettura? L'impressione è che ci ritroveremo a commentare una pagina nera che sarebbe stata potuta facilmente essere evitata”.
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Interrogativi che non vengono chiariti dalle dichiarazioni di Andrea Di Lenardo, consigliere comunale di Avs Possibile. "Le realtà non aderenti sono chi partecipa ma non fa parte, o magari non ha aderito formalmente o ha aderito all'ultimo, insomma o gente varia che non è parte delle 300 realtà aderenti", afferma il politico. La mappa serve per "dare un ordine al corteo, davanti gli organizzatori, poi vari gruppi in modo che ognuno sa dove andare".
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