Leone XIV a Castel Gandolfo, il day after: "Giornata storica. Il Papa innova la tradizione percorrendo il paese"
Gongola ancora la comunità di Castel Gandolfo per il primo bagno di folla riservato al Papa nella domenica di ieri. Circa ottomila i presenti ieri nelle vie del centro del piccolo borgo affacciato sul lago Albano. Leone XIV ha ripristinato una tradizione nata addirittura nel XVII secolo, ma la mancata permanenza al Palazzo Apostolico ha introdotto novità che sono state apprezzate dai castellani. Abitualmente, infatti, i Papi attraversavano solo un breve tratto di piazza della Libertà per spostarsi a celebrare nella centrale chiesa di San Tommaso da Villanova. Ieri, invece, arrivando da Villa Barberini, Leone XIV ha percorso tutta la strada principale del paese a bordo della golf car elettrica e si è goduto l'affetto dei castellani e dei numerosi fedeli accorsi per lui. Una circostanza sottolineata al nostro giornale da Tiziano Nutile, consigliere comunale delegato al turismo del comune in provincia di Roma.
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«Per noi - ammette Nutile - è stato molto significativo il gesto del Santo Padre di attraversare il paese, partendo da Villa Barberini dove sta soggiornando, per raggiungere la chiesa salutando i cittadini e i tanti fedeli accorsi: una presenza viva, vicina, che ha reso questa giornata davvero storica. Migliaia di persone hanno riempito ogni angolo del borgo per condividere questo incontro straordinario». Il day after della comunità è all'insegna dell'orgoglio per il ritorno al cento dell'attenzione mondiale. Non è, come è stato scritto spesso, una questione economica perchè in questi anni nonostante l'assenza fisica di Francesco in estate l'afflusso di turisti non si è arrestato grazie all'apertura del complesso museale di Palazzo Apostolico e delle Ville Pontificie. I castellani speravano però di vedere ripristinato l'antico privilegio di essere la residenza estiva dei Papi. E Leone XIV li ha accontentati subito.
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La sua presenza in Villa Barberini ha provocato nell'aria un'euforia destinata a non affievolirsi. Spiega Nutile che «il ritorno del Papa ha riacceso i cuori dei cittadini di Castel Gandolfo – da sempre, come amava dire San Giovanni Paolo II, ‘cittadini del Vaticano secondo’ – riportando il nostro paese al centro della spiritualità». «La celebrazione della Santa Messa nella nostra Chiesa di San Tommaso da Villanova, nella piazza centrale - continua - ha coronato un’attesa lunga più di un decennio: un momento che ha ripagato tutte le speranze». Gli striscioni per il Papa e le bandiere bianco-gialle del Vaticano sono tornati a colorare i balconi delle case del centro storico. Oltre alla gioia, tra i castellani si fa largo pure la speranza che Leone si conceda durante il suo periodo di riposo qualche fuori programma nel paese. Al Papa, che è un amante dei motori, ieri in chiesa è stato anche regalato un gilet per il Giubileo dei motociclisti dal moto club locale Disorientati. Lui, inoltre, ha promesso una partita di basket ai ragazzi dell'oratorio che gli hanno regalato una palla. Tra il piccolo borgo e il vescovo di Roma, dopo una pausa di dodici anni, si è ricreata quella familiarità già vista di recente nei pontificati di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.
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