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Eco-follia in Toscana, in 50 con i coltelli assaltano il cantiere del parco eolico

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Controcircuito ecologista con l'assalto in stile black bloc al cantiere per il parco eolico, ossia energia pulita, e le associazioni ambientaliste che devono dissociarsi. Teatro dei fatti il Mugello, in Toscana. Nei giorni scorsi si è registrata tensione altissima sul crinale del Monte Giogo dove un gruppo di circa cinquanta persone incappucciate - alcuni armati di coltello, secondo quanto riportato - ha fatto irruzione nel cantiere dell'impianto eolico di Agsm Aim, costringendo ingegneri e boscaioli ad abbandonare il proprio posto di lavoro a seguito di minacce e aggressioni. I fatti si sono verificati a partire dal 2 luglio, in concomitanza con il cosiddetto "Campeggio di Lotta" annunciato da volantini affissi abusivamente dall'organizzazione "Siamo Montagna", che aveva preannunciato l'intenzione di bloccare i lavori. La società Agsm Aim aveva già reagito duramente, presentando una diffida formale e segnalando l'accaduto alla Procura di Firenze e alle forze dell'ordine. Secondo quanto denunciato da Agsm Aim, un gruppo di circa cinquanta individui con il volto coperto da passamontagna, maneggiando coltelli e accompagnati da cani si è introdotto abusivamente nell'area di cantiere. Gli aggressori hanno accerchiato i boscaioli, sequestrando le motoseghe e danneggiando i mezzi di lavoro, mentre gli operai assistevano attoniti alla scena. Poco dopo, tre ingegneri della società sono stati insultati, minacciati e spinti fuori dal cantiere in un clima di forte intimidazione.

La situazione si è aggravata ulteriormente la sera successiva, quando alcuni individui si sono nuovamente infiltrati in zone più remote del cantiere. Approfittando del temporaneo allontanamento delle forze dell'ordine, i vandali hanno sabotato e danneggiato pesantemente tutti i mezzi d'opera. Agsm Aim ha sporto denuncia presso i Carabinieri di Borgo San Lorenzo, i quali si sono recati sul posto per documentare i gravi danni. La società ha espresso una ferma condanna per l'accaduto, esprimendo piena solidarietà agli ingegneri e ai lavoratori aggrediti. "In questi anni non ci siamo mai sottratti al confronto civile e costruttivo con le comunità locali - dichiara Agsm Aim in una nota - ma quanto accaduto è inaccettabile. Faremo tutto il possibile, in collaborazione con le autorità locali e nazionali, per garantire la sicurezza delle persone che lavorano nel cantiere e per portare a termine un progetto che è parte integrante del Piano Nazionale Energia e Clima, già dichiarato di pubblica utilità dalla Regione Toscana e dal Consiglio dei Ministri".

Come detto numerose associazioni ambientaliste si sono dissociate dall'assalto. "Quanto accaduto nei giorni scorsi al cantiere eolico di Monte Giogo di Villore, in Mugello (Firenze), dove, a quanto si apprende, un gruppo di persone con il volto coperto da passamontagna si sono introdotte aggredendo personale e tecnici, è un fatto gravissimo e inquietante. Il progetto del cantiere eolico di Villore è un modello da replicare su tutto il territorio nazionale per il suo alto profilo in termini di valutazione, partecipazione e condivisione territoriale. Non è un caso che sia stato inserito da Legambiente come esempio tra i cantieri della transizione ecologica, a livello nazionale", hanno detto Stefano Ciafani e Fausto Ferruzza, rispettivamente presidente nazionale e regionale di Legambiente. 

Il WWF Italia e il WWF Toscana allo stesso modo "esprimono una forte condanna e piena solidarietà alle persone vittime dei gravi e inaccettabili eventi avvenuti presso il cantiere dell'impianto eolico", si legge in una nota, "Siamo di fronte ad una forma di violenza inammissibile e inaccettabile, senza se e senza ma".

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