Garlasco, parla l'albergatore: "Marco Poggi non era in Trentino con i suoi"
Ancora un colpo di scena sul caso riaperto di Garlasco. E ancora un elemento che mette quantomeno in dubbio le evidenze investigative che hanno contribuito a portare alla condanna definitiva di Alberto Stasi per l'omicidio il 13 agosto 2007 della fidanzata Chiara Poggi, all'epoca 26enne. Ora la procura di Pavia indaga per omicidio in concorso Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, Marco Poggi. E proprio su di lui tornano ad accendersi i riflettori. Dopo 18 anni, infatti, parla a Settimanale Gialloin edicola domani il gestore dell’albergo in Trentino dove soggiornava la famiglia Poggi quando Chiara venne uccisa. "La famiglia ha sempre detto che in quei giorni era in vacanza a Falzes, con Marco e con il suo amico Alessandro Biasibetti (oggi frate) e i suoi genitori. Nessun investigatore, però, ha mai chiesto conferma al gestore dell’albergo, né dopo l’omicidio, né negli anni seguenti", ricorda il settimanale.
Video su questo argomento Rita Cavallaro
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Trovato da Giallo, oggi l’uomo rivela una circostanza clamorosa. Ha detto infatti al settimanale che "i coniugi Poggi avevano una stanza matrimoniale e Marco non era con loro. Nemmeno i Biasibetti. È sicuro, perché conosceva molto bene i Poggi e ricorda il giorno della morte di Chiara, quando i Poggi vennero chiamati e avvertiti della tragedia e tornarono a Garlasco. Non ha mai sentito nominare, invece, i Biasibetti", fa sapere Giallo. Parole che aprono nuovi dubbi sulle dichiarazioni rese all'epoca dalla famiglia e sulle dovute verifiche.
Spunta la tesi del doppio killer e le due armi usate per uccidere Chiara Poggi
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