Odio contro Meloni, il post choc sulla figlia: "Come la ragazza di Afragola"
Bufera per il post choc contro la figlia di Giorgia Meloni. "Questo soggetto è un mio collega (Dipendente del MIUR-Ministero della Pubblica Istruzione)... Ho provveduto a segnalare e denunciare in tutte le forme (sia come giornalista che come cittadino)", scrive su Facebook Roberto Della Ragione, scrittore, insegnante e amministratore locale in Campania che chiede provvedimenti al Miur.
Della Ragione rilancia un post di un altro dipendente del ministero, ora rimosso, una frase macabra e inaccettabile: "Auguro alla figlia della Meloni la sorte della ragazza di Afragola". Il riferimento è a Martina Carbonaro, la ragazza di 14 anni uccisa dall'ex fidanzato 19enne a colpi di pietra, e poi abbandonata in un luogo fatiscente. Un post minaccioso e agghiacciante che dà la dimensione dell'odio che serpeggia in certe sacche dei social.
"Esprimo la mia forte solidarietà al Presidente Giorgia Meloni per le ignobili minacce rivolte ai suoi affetti più cari. Stiamo effettuando tutte le verifiche utili a individuare l'identità dell'autore di questo atto indegno. Le autorità preposte sapranno adottare provvedimenti esemplari: nessuna tolleranza verso la violenza", ha dichiarato il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara sul post di un presunto lavoratore del Miur. "Il livello di odio verso Giorgia Meloni e la sua bambina è inaccettabile. La solidarietà non basta più: ora serve una risposta esemplare. La critica politica è una cosa, ma l'odio umano, e ancor più verso i bambini, non può avere diritto di cittadinanza", commenta su X il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Galeazzo Bignami.
Sulla vicenda si è espresso anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa: "Trovo ripugnanti le minacce indirizzate alla figlia del presidente del Consiglio. Da parte mia ferma è la condanna per un gesto vile e disumano, che supera ogni limite. Esprimere odio verso una bambina è qualcosa di inaccettabile che offende la coscienza e non può trovare alcuna giustificazione, nemmeno nel più acceso dissenso politico. Bene ha fatto il ministro Valditara a disporre immediatamente le opportune verifiche interne al Miur per accertare le responsabilità. Giunga la mia solidarietà al presidente del Consiglio Giorgia Meloni e alla sua famiglia e un forte e affettuoso abbraccio a Ginevra".
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