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Non solo amarcord, se nel dance floor impazzano gli anni '70-'80-'90: il "caso" Ceghedaccio

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Le canzoni senza tempo che uniscono i ragazzi di ieri e di oggi, un modo di vivere il divertimento senza eccessi. In un mondo sempre più social e virtuale c'è una tendenza molto concreta che vede tornare al centro l'aggregazione positiva e l'amore della musica. Anche il ritorno alla ribalta del vinile, nel mercato discografico, va letto in questo senso. Tra gli eventi simbolo di questa tendenza c'è Ceghedaccio, appuntamento cult per tutti gli appassionati della musica  anni '70, '80 e '90. Stasera venerdì 19 aprile alla Fiera di Udine andrà in scena il primo appuntamento dell'anno (l'altro è atteso a ottobre).

 

Non è solo amarcord: le canzoni dei decenni passati uniscono genitori e figli. Uno spazio condiviso che mette in comunicazione diverse generazioni. “Regole di ieri – spiega il patron del Ceghedaccio, Renato Pontoni – che fanno proprie anche i giovani d'oggi, sempre più presenti alle nostre serate”. Regole di ieri come i dischi in console, rigorosamente tutti vinili, e un orario che non esclude nessuno: inizio alle 20 e tutti a casa all'1.30. In tutto con la forma del grande evento e hit memorabili da ballare da Falco ai Culture Club, dai Duran Duran a Michael Jackson, dagli, Wham agli Abba, passando per Village People, Boney M., Bee Gees, Spandau Ballet, Queen, Rockets, Sister Sledge, Indeep, Corona, Snap. 

 

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