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Nicola Barbato è morto a 61 anni: addio al poliziotto eroe ferito dalla Camorra

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È morto stanotte, a causa di complicanze di una malattia respiratoria, Nicola Barbato, poliziotto 61enne che rimase ferito durante un’operazione contro la Camorra mentre tentava di sventare un’estorsione a Napoli, nel quartiere Fuorigrotta. Quel 25 settembre 2015, raggiunto da colpi di pistola, Barbato perse l’uso delle gambe e da allora era costretto su una sedia a rotelle. Sovrintendente della Polizia di Stato, era stato insignito dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella della Medaglia d’oro al Valor Civile e del titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana. «Carinaro, Caserta, la Campania, l’Italia e le forze dell’ordine sono orgogliose di Te», hanno scritto in un accorato post i familiari dell’agente che lascia la moglie, Angela, e i due figli Giovanna e Luigi. Residente a Carinaro, in provincia di Caserta, nella sua carriera in divisa era stato agente della Squadra Mobile di Napoli. I funerali si terranno domani, domenica 10 marzo 2024, alle ore 16 presso la chiesa parrocchiale di San Giovanni Evangelista a Teverola.

 

 

Il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha espresso il suo cordoglio dopo la scomparsa: «Esempio di coraggio e di spirito di servizio, medaglia d’oro al valore civile, ci lascia Nicola Barbato. È un giorno di dolore. Barbato è stato un grande poliziotto, un grande italiano, un grande padre che ha onorato la divisa e il Paese. Il mio pensiero e un abbraccio commosso alla famiglia, in particolare alla moglie e ai figli, e a tutta la Polizia di Stato. Mai dimenticheremo quanto Barbato ha fatto per l’Italia e per la difesa della legalità».

 

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