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Navalny, tra gli identificati a Milano anche il fondatore delle Brigate Rosse

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Ieri pomeriggio alcuni attivisti di Annaviva, l’associazione milanese in memoria di Anna Politkovskaja, sono stati identificati dalla Digos mentre andavano a deporre fiori per Alexey Navalny sulla lapide della giornalista russa uccisa nel 2006. A quanto apprende l’Adnkronos, c’è anche un ex brigatista tra gli identificati: si tratta di Alberto Franceschini. Franceschini, uno dei fondatori delle Br, era alla commemorazione nei giardini dedicati a Politkovskaya.

 

 

Sulla vicenda, che ha scatenato molte polemiche, è intervenuto pure il Segretario Generale del SIULP, Felice Romano: «Sgombriamo il campo da ogni equivoco, non ci sono mai state, né ci sono state mai imposte direttive politiche su come e chi identificare nell’ambito dei servizi di sicurezza preventiva e dei controlli che come Polizia di Stato eseguiamo quotidianamente su tutto il territorio nazionale. Il controllo delle persone e la loro identificazione, a prescindere dalle sensibilità politiche o dai tuttologi di turno, sono un aspetto imprescindibile, prezioso ed insostituibile nei servizi di controllo del territorio e nei dispositivi di sicurezza. Essi vengono eseguiti non appena l’operatore ne ravveda la necessità». «Il controllo e la relativa identificazione di una persona - continua Romano - non recano in alcun modo limiti alla libertà della stessa. Anzi, essa rientra nei doveri fondamentali di chi ha il dovere di garantire la salvaguardia della sicurezza del nostro Paese. E ne sono testimonianza numerosissimi eventi che hanno caratterizzato la nostra storia recente».

 

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