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Pozzolo, chi è la terza persona che toccò la pistola: "Non ci saranno altri test del Dna"

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Ha un nome e un cognome la terza persona che ha toccato la pistola, di proprietà del deputato Emanuele Pozzolo, che sparò nella notte di Capodanno al veglione di a Rosazza nel Biellese, ferendo il 31enne Luca Campana. SI tratta di Maverick Morello, il figlio del caposcorta del sottosegretario Delmastro. Padre e figlio insieme a Pozzolo secondo quanto ricostruito dalla Procura sono i "proprietari" delle tracce di Dna isolate dai Ris di Parma. Insomma, non c’è stato e non ci sarà (salvo specifiche istanze delle difese) alcun esame comparativo. Come riporta l'Agi, la Procura di Biella ha ritenuto coerente, sulla base delle dichiarazioni spontanee rese dagli interessati che le tracce rilevate appartengano a Pozzolo, al caposcorta del sottosegretario Delmastro, Pablito Morello e a suo figlio Maverick. Tutti e tre, infatti, sentiti dai magistrati nei primi giorni di gennaio, hanno dichiarato di avere toccato la pistola.

 

Pozzolo ovviamente, essendo il proprietario dell'arma; Morello che ha raccontato di aver toccato il mini-revolver per metterlo in sicurezza dopo lo sparo; e Morello junior, cognato del ferito, aveva chiarito subito di aver preso l’arma dalle mani di Pozzolo per consegnarla al padre. In pratica, essendoci tre tracce e tre persone che ammettono di aver toccato il revolver, la Procura non ha intenzione di disporre ulteriori accertamenti tecnici. Questo salvo che le difese pongano una istanza in questo senso. Sta intanto continuando il lavoro del perito balistico Raffaella Sorropago che dovrebbe completare gli esami entro la fine del mese di febbraio.

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