furbizie sinistre

Luca Pirondini, conflitto di interesse M5s: emendamento milionario per il teatro con cui collabora

Edoardo Romagnoli

Luca Pirondini, capogruppo in commissione Cultura del M5S al Senato, è finito al centro delle polemiche dopo le accuse di conflitto di interessi per aver presentato un emendamento alla finanziaria con cui chiedeva l’erogazione di oltre 2,5 milioni di euro all’anno per 3 anni per il Teatro Carlo Felice di Genova di cui era consigliere di indirizzo. Il pentastellato infatti dice di essersi dimesso dal suo ruolo all’interno della fondazione del teatro genovese il 6 dicembre. «Se è vero che il senatore pentastellato Luca Pirondini si è dimesso dal consiglio di indirizzo del Teatro dell’Opera Carlo Felice di Genova dopo che abbiamo sollevato nei suoi riguardi un caso di possibile conflitto di interessi significa che avevamo colto nel segno, anche perché guarda caso sono arrivate subito dopo che abbiamo sollevato la questione. Excusatio non petita, accusatio manifesta insomma» ha dichiarato Alessandro Amorese, capogruppo di Fratelli d’Italia nella commissione Cultura e Istruzione di Montecitorio. Sul punto però Pirondini ha spiegato che le sue dimissioni non sono dovute al polverone mediatico.

 

«Con le mie dimissioni dal consiglio di indirizzo del Teatro Carlo Felice denuncio, da uomo che ha scelto la cultura come professione prima ancora che da parlamentare, l’assoluto falli mento di questo governo sul fronte delle politiche culturali e i tagli insensati a diversi comparti, così come il tradimento nei confronti dei professionisti dello spettacolo con la finta indennità di discontinuità». Sempre Amorese ha replicato a stretto giro «motiva il suo abbandono della carica in polemica con il ministero della Cultura e la sua presunta intenzione di tagliare i fondi al "Carlo Felice". Però il conflitto di interessi, o comunque una questione etica, ci sono eccome. E le dimissioni, pure mascherate, ne sono evidente manifestazione».

 

Poi il senatore Cinque Stelle ha voluto replicare alle accuse di mancata trasparenza ribadendo che il suo «ruolo nella Fondazione è a titolo assolutamente gratuito ed è di pubblico dominio dal 2019 e basta andare su Google per vederlo, a differenza di altri i cui ruoli in società private sono emersi solo grazie a inchieste giornalistiche». senatore di Forza Italia, Francesco Silvestro, senatore di Forza Italia, ha precisato: «Pirondini dichiara che bastava andare a cercare su Google. Facciamo notare che è stata proprio un'inchiesta giornalistica, quella di Libero, ad evidenziare che lui non aveva dichiarato quanto dovuto al Senato e che la sua posizione non era assolutamente in regola con i codici invocati dai suoi colleghi di partito in questi giorni. L'ennesimo caso di arroganza grillina sul quale, evidentemente, si dovrà fare ulteriore chiarezza». Mentre il gruppo di Forza Italia in una nota ha sottolineato come: «La non sanabile situazione di incompatibilità del senatore Pirondini è resa ancora più eclatante dal fatto che il Ministero della Cultura ha erogato contributi per circa 30milioni al Teatro Carlo Felice, una cifra gigantesca. Questo conflitto di interesse, questa mancata segnalazione dell'incarico, le bugie sulle mancate dimissioni, coprono di vergogna i finti moralisti, che dovranno rendere conto di questa sconcertante vicenda di Pirondini”. Lo dichiara l’ufficio stampa del gruppo di Forza Italia