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Sesso virtuale, Feltri svela perché si diffonde così tanto

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Esplosione del sesso virtuale, se ne parla tanto ovunque. E ora lo affronta anche Vittorio Feltri nel suo editoriale pubblicato su Il Giornale del 10 novembre. Un lettore chiede in cosa consista il sesso virtuale. Il direttore editoriale de Il Giornale sottolinea che nasce dalla paura di confrontarsi con l'altro e di mettersi in discussione attraverso i sentimenti.    

 

 

 

 

"Sono convinto che il sesso virtuale sia stato inventato da qualcuno per il timore dell’amore autentico, del confronto con l’altro, del coinvolgimento emotivo che viene alimentato da quello fisico - scrive Feltri - Insomma, per paura dell’amore ci siamo ridotti a evitare il sesso, a stare alla larga l’uno dall’altro, preferendo surrogati del sesso stesso che implicano che l’individuo si isoli e non entri in diretto contatto con la persona con la quale pur vive, sebbene virtualmente, una specie di vicinanza che raramente si concretizza in un incontro effettivo...Siamo terrorizzati all’idea di lasciarci andare, in quanto l’amore ci rende in qualche maniera vulnerabili ed essere vulnerabili è qualcosa di inaccettabile in una società che pretende che siamo forti, performanti, di successo, vincenti. Dunque, il sesso virtuale è una sorta di difesa.
Ci consente di sentirci al sicuro".

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