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Incidenti a Mestre, Venezia blocca tutti i bus elettrici: fermati i mezzi “La Linea”

Angela Bruni

Il Comune di Venezia ha imposto l’alt ai mezzi della compagnia «La Linea», la stessa del pullman precipitato dal viadotto Vempa di Mestre la sera del 3 ottobre scorso causando la morte di 21 persone. A determinare la decisione del sindaco del capoluogo veneto, Luigi Brugnaro, è stato il nuovo incidente che ha coinvolto sabato sera un bus dell’azienda, adibito al trasporto urbano, finito contro il pilastro di un palazzo in via Carducci, causando il ferimento dell’autista e la contusione di 14 passeggeri. Tra i primi a far sentire la propria voce dopo il nuovo incidente è stato il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che sulla sua pagina Instagram ha scritto: «Tredici persone ferite, per fortuna non gravi, a Mestre dopo l’incidente contro un palazzo di un bus elettrico appartenente alla stessa società del mezzo precipitato dal ponte». Il vicepresidente del Consiglio ha poi aggiunto: «Solo coincidenze? Approfondire, indagare e chiarire».

 

 

Con una nota, la compagnia ha escluso cause tecniche, assicurando il perfetto funzionamento del bus «di recentissima produzione». Nel comunicato, «La Linea» spiega di avere attivato le procedure interne per tutti i controlli del caso, attribuendo l’incidente «come appare dalle prime dichiarazioni, ad un malore del conducente». Rassicurazioni che però non sono bastate ad evitare lo stop voluto dal Comune veneziano: «Essendo dello stesso tipo di quello coinvolto nell’incidente del cavalcavia del 3 ottobre scorso - ha scritto in una nota il primo cittadino di Venezia, Luigi Brugnaro -, si è ritenuto di far sospendere il servizio di tutti gli autobus elettrici di questa azienda per effettuare un adeguato accertamento. Il mio pensiero va, intanto, ai feriti, tra i quali, per fortuna nessuno risulta in gravi condizioni. Saranno le autorità competenti a capire il motivo di questo incidente, che non ha avuto conseguenze gravi per le persone. Una scelta prudenziale che abbiamo deciso di adottare e che ci sembra assolutamente doverosa». Una decisione a cui «La Linea» replica: «Auspichiamo la pronta ripresa non essendo emerse, né constatate, problematiche di natura tecnica sul mezzo».

 

 

Intanto scende a 9 il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie del Veneto, dopo l’incidente del pullman sul cavalcavia della Vempa. Cinque di loro si trovano in reparti ad alta intensità di cura (terapie intensive), 2 nei reparti di chirurgia, 1 in chirurgia plastica, 1 in neurochirurgia. Si tratta di 8 adulti, 6 donne e 2 uomini, e una bambina. Cinque sono ucraini, 2 tedeschi e 2 spagnoli.