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Esselunga, lo spot della pesca? Meloni smonta la polemica sinistra: "Leggo che..."

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Lo spot di Esselunga che racconta una storia nell'ambito di una famiglia con genitori separati, ribaltando in parte lo stereotipo della famigliola felice delle pubblicità, sta dividendo l'opinione pubblica. C'è chi lo trova bello ed emotivamente forte, ma anche chi ci vede una difesa "politica" della famiglia tradizionale. Nello spot una bambina al supermercato con la mamma insiste per comprare una pesca. Più tardi al papà che è un regalo dell'ex moglie in un tentativo di far riconciliare i due genitori. "Leggo che questo spot avrebbe generato diverse polemiche e contestazioni. Io lo trovo molto bello e toccante", scrive in un post su Facebook la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, postando una fotografia di una scena dello spot Esselunga in cui la bambina protagonista, figlia di genitori separati, fissa una pesca posta sul nastro di una cassa del supermercato. 

 

 Lo spot è girato nella forma di un cortometraggio cinematografico, una sorta di racconto che veicola il messaggio: "Non c’è una spesa che non sia importante". La campagna è firmata dall’agenzia creativa di New York Small, ed è girata a Milano dal regista francese Rudi Rosenberg e prodotto da Indiana Production. Il gruppo Esselunga non è nuovo a curare la sua immagine attraverso immagini cinematografiche, come nella precedente esperienza del 2011 quando il fondatore Bernardo Caprotti affidò a Giuseppe Tornatore la scrittura e la regia di un video promozionale destinato ai clienti, prodotto dall’Adnkronos, intitolato ’Il mago di Esselunga', un racconto di 16 minuti, in cui una famiglia alle prese con la spesa scopre magicamente il ’dietro alle quinte' del supermercato, dove i veri protagonisti della spesa sono coloro che lavorano alla preparazione dei banconi.

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