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Miliziani russi sulle Alpi, il giallo del Monte Bianco: spuntano le foto

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Le Alpi sono state il luogo in cui sono state scattate delle foto che hanno alimentato un nuovo giallo. I miliziani anti-Putin, molto attivi sui social network, hanno pubblicato sulla loro pagina ufficiale scatti e video che destano molta curiosità. Le immagini in questione mostrano un uomo che indossa una tuta bianca tecnica, un poncho mimetico e occhiali da sci, mentre sventola una bandiera della brigata in cima a una vetta. Come riporta il sito InsideOver. "il post reca il geotag in cirillico, riconducibile al nostrano Monte Bianco".

 

 

La didascalia apparsa a corredo delle immagini recita: "I nostri colleghi dall’Europa hanno inviato immagini straordinarie e parole di sostegno dalle cime del Monte Bianco. In questo momento difficile per tutta l’Europa, alziamo la bandiera del Corpo dei Volontari russi sulla cima del Monte Bianco per esprimere solidarietà e sostegno al popolo russo che, nonostante i pericoli e le difficoltà, con le armi in mano, resiste al male assoluto, nella persona del regime cekista che ha occupato la nostra patria. Crediamo che molto presto questo striscione sorvolerà le torri del Cremlino a Mosca, il che segnerà la Vittoria! La vittoria della luce sulle tenebre".

 

 

Due dettagli di questa vicenda sono interessanti. In primo luogo la localizzazione. "A oggi, eccezion fatta per i teatri di guerra, la bandiera del Corpo non è mai comparsa altrove né per mano dei miliziani, tantomeno da parte di sedicenti sostenitori del gruppo". spiega il sito. Poi, ad attirare l'attenzione della stampa e dell'opinione pubblica è la coincidenza temporale con l'attacco che la città di Mosca ha subito nelle scorse ore. "Il riferimento al 'sorvolare le torri del Cremlino a Mosca' appare alquanto inquietante alla luce dei ripetuti attacchi verificatisi nella capitale russa, oltre a quello nel cuore della città di domenica scorsa. A questo si aggiunge, nella notte scorsa, la notizia di un drone delle forze armate ucraine che ha attaccato l’edificio della direzione degli affari interni nel distretto di Trubchevsky, nella regione di Bryansk, area nella quale il Corpo si è distinto più volte", si legge.

 

 

InsideOver ha provato ad approfondire la questione, spiegando che il fondatore del gruppo, Denis "White Rex" Kapustin, o Denis Nikitin, è un "noto neonazista bandito dal 2019 dall’area Schengen per via delle sue attività sovversive". "I suoi legami tentacolari nel continente ne fanno un personaggio influente nel mondo del suprematismo bianco e dei gruppi neonazisti", si legge sul sito. L'aspetto che più sembra rilevante nel quadro geopolitico europeo è che la sua brigata era entusiasta del "tentato golpe di Prigozhin, verso il quale lo stesso Kapustin aveva espresso parole di apprezzamento: 'Credo che, sebbene ci troviamo su lati diversi delle barricate e abbiamo opinioni diverse sul futuro della Federazione russa, potrei definirlo un patriota della Russia, senza essere sarcastico o ironico'".

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