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Primo maggio, il sondaggio di Ghisleri imbarazza la sinistra: "Fa impressione..."

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Il Primo maggio è una delle date-totem della sinistra, con il consueto concertone organizzato dai sindacati in piazza San Giovanni. Quest'anno la festa dei lavoratori è stata scelta anche dal governo per varare il decreto che conterrà il taglio del cuneo fiscale e le varie misure sull'impiego. Tuttavia, la maggior parte degli italiani non considera più così rilevante il Primo maggio come rilevato da Alessandra Ghisleri in un sondaggio ad hoc. 

 

Gli italiani hanno troppi problemi, e non c'è da stupirsi se la festa dei lavoratori quest’anno sia accolta con una certa indifferenza. Secondo la rilevazione pubblicata da La Stampa, infatti, il Primo maggio è diventato "vetrina e propaganda"  per il 30,2% degli intervistati, è "governato dalla politica" per il 19,8%, "obsoleto" per il 16,5%. Meno di un italiano su tre (28,4%) ritiene che la data simbolica abbia ancora un valore importante. “È principalmente l’elettorato del Partito democratico a dichiararlo (58,3%)”, commenta la direttrice di Euromedia Research, “se ci fermiamo a riflettere fa una certa impressione osservare che, anche tra l’elettorato di centrosinistra, con il tempo questa festività abbia smarrito il suo significato originario. Per i più il Primo maggio è una scusa per un ponte, come del resto il 25 aprile e, purtroppo, la mancanza del quorum dello scorso giovedì in Parlamento con l’assenza dei parlamentari nel giorno del voto sul Def offre un’ennesima conferma ai cittadini, qualsiasi siano state le giustificazioni”. Insomma, i riti della sinistra non convincono più neanche i suoi elettori. 

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