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Massacro di Ponticelli, le Iene chiedono aiuto a Giorgia Meloni: l'impegno del premier

Christian Campigli
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Una storia che si perde nei meandri del tempo. In un'epoca in cui non sempre i processi penali erano lineari ed equilibrati. Quando gli equilibri tra accusa e difesa erano meno certi di oggi. Un periodo nel quale, forse, qualche errore è stato commesso. Le Iene, la celebre trasmissione televisiva di Italia Uno, chiedono aiuto alla premier Giorgia Meloni per riaprire la vicenda giudiziaria del massacro di Ponticelli, un delitto brutale in cui il 2 luglio 1983 alla periferia di Napoli due bambine di sette e dieci anni, Barbara Sellini e Nunzia Munizzi, furono violentate, torturate, uccise, e infine date alle fiamme. Giulio Golia, come riporta l'agenzia di stampa Ansa, ha incontrato durante la mattinata il Presidente del Consiglio a Palazzo Chigi, realizzando un'intervista che andrà in onda domani sera.

L'inviato delle Iene ha inoltre consegnato all'esponente politico una chiavetta Usb, contenente il video della puntata speciale trasmessa ieri, con nuove testimonianze che mettono in dubbio l'esito del processo in cui sono stati condannati Ciro Imperante, Giuseppe La Rocca e Luigi Schiavo che, appena maggiorenni all'epoca dei fatti, hanno scontato la pena dell'ergastolo e continuano a dichiararsi innocenti, vittime di quello che sarebbe un clamoroso errore giudiziario. “Queste tre persone vogliono solo una riapertura del processo, una revisione - ha spiegato Golia lasciando Palazzo Chigi -. Abbiamo consegnato a Meloni il video della nostra trasmissione, da cui potrebbe emergere il reale colpevole. Il premier ci ha spiegato di conoscere la vicenda, che l'ha molto colpita, e ha preso un impegno concreto”.

 

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