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Piantedosi a Crotone, vertice in prefettura. "Tragedia immane, fermare le partenze"

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 È cominciata poco dopo le 18 in prefettura a Crotone la riunione presieduta dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per fare il punto sulle operazioni di salvataggio e sull’assistenza ai migranti superstiti, dopo il tragico naufragio di Cutro. Al vertice tra gli altri sono presenti la sottosegretaria all’Interno Wanda Ferro, il governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, e gli altri rappresentanti del territorio, il comandante della Guardia di Finanza Giuseppe Zafarana e i vertici delle forze dell’ordine.

 

 “Il naufragio avvenuto al largo delle coste calabresi mi addolora profondamente e ci impone innanzitutto il profondo cordoglio per le vite umane spezzate - aveva dichiarato in precedenza il titolare del Viminale - È una tragedia immane che dimostra come sia assolutamente necessario contrastare con fermezza le filiere dell’immigrazione irregolare, in cui operano scafisti senza scrupoli che pur di arricchirsi organizzano questi viaggi improvvisati, con imbarcazioni inadeguate e in condizioni proibitive. È fondamentale proseguire in ogni possibile iniziativa per fermare le partenze e che non vengano in alcun modo incoraggiate traversate che, sfruttando il miraggio illusorio di una vita migliore, alimentano la filiera dei trafficanti e determinano sciagure come quella di oggi”. 

 

Prima di recarsi in prefettura per la riunione sul coordinamento dei soccorsi, il programma prevedeva un sopralluogo a Steccato di Cutro, dove all’alba di questa mattina si è consumato il tragico naufragio che ha causato la morte di almeno 59 migranti, tra cui 21 donne e 12 minori, tra cui un bimbo di pochi mesi. 

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