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Vino come le sigarette: avvisi minacciosi sulle etichette. Il piano Ue parte dall'Irlanda

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Messaggi minacciosi sulle etichette delle bottiglie di vino così come accade per le sigarette. È un precedente significativo quello che si registra in Irlanda che ha avuto il via libera della Commissione europea per obbligare i produttori a inserire avvertenze sanitarie sulle etichette di vino, ma anche di birra e liquori vari. Per rendere esecutivo il provvedimento manca solo l'ok dell'Organizzazione Mondiale del Commercio. Le etichette dovranno indicare i rischi di malattie del fegato, tumori, aborti spontanei e sono viste in Irlanda come una vittoria, visto che il Paese deve fronteggiare gravi problemi sociali e sanitari relativi all'alcolismo. Il via libera è arrivato nonostante i pareri negativi espressi da Italia, Francia e Spagna (i principali Paesi produttori in Europa) e altri sei Stati Ue che considerano le etichette una barriera al mercato interno.

L'ok dell'Ue fa drizzare le antenne ai produttori di vino: così viene demonizzato un prodotto simbolo del dande in Italy, e che tra l'altro come emerso in numerosi studi provoca problemi alla salute solo se se ne fa abuso. "Studi approfonditi di carattere medico-scientifico dimostrano al contrario che un giusto consumo di vino fa bene. Mentre in Europa ci sono forti spinte da parte delle aziende che producono bevande e alimenti 'iperprocessati', creati in laboratorio e non legati al territorio, al clima e alle tradizioni, a differenza del vino", spiega il presidente di Coldiretti Ettore Prandini. 

I rappresentatati dei produttori temono l'effetto contagio e una deriva proibizionistica. Le nuove regole, infatti, rappresentano un pericoloso precedente. Va ricordato infatti che la stessa Commissione europea, il governo dell'Ue, aveva già indicato nel proprio Piano contro il cancro l'introduzione di  alert sanitari su vino ed alcolici. 

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