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Pensioni, nella riforma spunta Quota 41. Calderone svela il piano del governo

Il ministro del Lavoro, Marina Calderone, al termine dell’incontro con le parti sociali non si sottrae alle domande dei giornalisti e delinea i possibili nuovi interventi per le pensioni. È ancora presto per ipotizzare in Legge di Bilancio una proroga di quota 102 con cui bypassare la legge Fornero ma il governo starebbe dedicando attenzione alla possibilità di introdurre "Quota 41" insieme alla proroga di Opzione Donna e altri interventi, spiega l'ex presidente del Consiglio nazionale dei Consulenti del lavoro. 

 

"Non ho detto che sarà prorogata ’Quota 102’ ma credo che 41 anni di contribuzione possa essere un numero di riferimento anche se è ancora presto per dire in che modo con quali condizionalità. ’Quota 41’ però potrebbe essere uno dei numeri che entra nei ragionamenti assieme a Opzione Donna e altri strumenti". Dal primo gennaio 2023 infatti occorre evitare quello "scalone previdenziale" che porterebbe con sé la riforma Fornero e che, aggiunge il ministro, "senza interventi correttivi comprimerebbe ancora più la dinamicità del mercato del lavoro".

 

"Il periodo è quello che è ma da se dal 1 gennaio 2023 dovesse tornare in vigore la Legge Fornero senza correttivi porterebbe a uno scalone che comprimerebbe il mercato ancora di più. Vi confermo - afferma il ministro - quanto detto dal presidente Meloni: si lavora per riconfermare alcuni interventi e valutare come introdurre altre forme flessibilità uscita pensionistica". C’è la necessità di un "intervento di riforma che possa rimettere a sistema tutte le gestioni previdenziali mettendo ordine che poi portano a garantire tutele per i lavoratori in particolari condizioni soggettive, necessaria a prescindere dagli interventi in manovra".

 

Così Calderone conferma l’annuncio della premier Meloni di voler lavorare per riconfermare alcuni interventi e per valutare come introdurre altre forme di flessibilità "ovviamente sostenibili". Non si parla solo di riforma e flessibilità, tuttavia. "Serve intervenire anche sul sistema previdenziale complessivo per mettere ordine a tante situazioni che non sempre offrono tutele. È necessaria una riforma sistematica delle pensioni a prescindere dalla manovra di bilancio", conclude.