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Milano, accoltellamento al centro commerciale Mirafiori: un morto e 5 feriti

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Attimi di paura al centro commerciale "Milanofiori" di Assago, alle porte di Milano. Un uomo di 46 anni, in cura da un anno per una forte crisi depressiva, ha ferito cinque persone e ucciso un ragazzo di 30 anni, dipendente del Carrefour. La vittima, rinvenuta in arresto cardio circolatorio con ferite al torace e all'addome, è stata trasportata con manovre di rianimazione all'ospedale Humanitas di Rozzano, dove è morto. L'aggressore, italiano e incensurato, una volta entrato nel centro commerciale ha preso un coltello dagli scaffali ed ha cominciato a colpire le prime persone nelle vicinanze, prima di essere preso in custodia dai carabinieri.

Tra i feriti c'è anche il calciatore del Monza Pablo Mari, ricoverato in codice rosso al Niguarda. "Ha avuto una ferita abbastanza profonda sulla schiena che non ha lesionato organi vitali come polmoni o altro, quindi non è in pericolo di vita - ha raccontato l'amministratore delegato del club Adriano Galliani al Tg2 Post - Ha dei muscoli lesionati, gli stanno dando dei punti ed è cosciente. Mi dicono che dovrebbe riprendersi abbastanza rapidamente".

Oltre a Mari altre due persone sono state portate in ospedale in codice rosso. Una donna di 72 anni è stata trasportata in codice giallo al San Gerardo di Monza, mentre un'altra donna, di 81 anni, non è stata ospedalizzata.

"Credo che in questo momento sia giusto esprimere vicinanza ai parenti della persona deceduta e dei feriti. Cose del genere devono essere ridotte al minimo con una prevenzione che deve essere ogni giorno più forte", ha dichiarato il presidente del Senato Ignazio La Russa, intervenendo a 'Dritto e Rovescio' su Rete4. Il governatore della Regione Attilio Fontana parla di "serata amara" e manda un "abbraccio forte di tutti lombardi alla famiglia del dipendente del supermercato che purtroppo ha perso la vita". Anche Carrefour, che ha attivato subito un servizio di supporto psicologico per tutti i collaboratori coinvolti, ha espresso vicinanza alla famiglia del ragazzo, "con cui siamo in contatto per esprimere il nostro cordoglio - ha affermato Christophe Rabatel, Ceo Carrefour Italia - Siamo vicini alle famiglie delle altre vittime coinvolte. Da parte nostra siamo a completa disposizione delle autorità competenti e faremo tutto quanto sia nelle nostre facoltà per permettere loro di svolgere il loro lavoro e ricostruire la dinamica dell'accaduto. Episodi del genere non dovrebbero mai verificarsi in assoluto, soprattutto durante lo svolgimento del proprio lavoro".

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