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Stasera Italia, "ora che in guerra ci va l'etnia russa...." Garimberti vede la fine di Putin

La Russia resta un mistero per l'Occidente: mentre infiamma la guerra in Ucraina con la mobilitazione militare che porterà tantissimi russi a combattere il presidente Vladimir Putin festeggia per l'annessione, unilaterale dopo i referendum, delle zone conquistate. "È un modo per Putin di dire che c'è la normalità in Russia, soprattutto da quando ha deciso di fare un reclutamento di massa che coinvolgerà ufficialmente trecentomila persone, ma probabilmente sono molte di più", spiega Paolo Garimberti nella puntata di giovedì 29 settembre di Stasera Italia, su Rete4.

 

Un elemento da non sottovalutare è che nella mobilitazione militare decisa dal Cremlino sono coinvolti i cittadini "di etnia russa, la principale della Russia", spiega l'editorialista di Repubblica secondo cui il consenso della popolazione verso "l'operazione militare speciale" è destinato a calare. Il reclutamento finora ha riguardato "le minoranze etniche, soprattutto musulmane", e le regioni più periferiche della Federazione. I russi sono stati "risparmiati", ma a questo punto "la voglia di festeggiare passerà presto" a Putin, che deve assistere tra l'altro all'esodo dei russi che fuggono in Georgia o in Kazakhstan per evitare la leva. "Putin non potrà più dire che non c'è la guerra e nascondersi dietro la semantica dell’operazione speciale", spiega il giornalista. 

 

I primi segnali, con le proteste per le spese folli per i festeggiamenti della Piazza Rossa, nell'ultima adunata putiniana, sono emersi nella popolazione russa: "Qualche inquietudine emergerà, anche qualche contrasto a livello dei vertici" del potere russo.