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Brindisi, uccide l'ex compagna con il fucile e poi si toglie la vita

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La tranquillità di Villa Castelli, comune di poco più di 9mila abitanti in provincia di Brindisi, è stata squarciata da un femminicidio seguito da un suicidio. Vito Sussa, 52 anni, muratore, si è appostato di primo mattino nei pressi della sartoria in cui lavorava la sua ex compagna, portando con sé uno dei suoi fucili da caccia: ha aspettato che la donna scendesse dall'auto e ha fatto fuoco. Due colpi al petto. Giuseppina Fumarola, 46 anni, è morta sul colpo. Poco dopo si è ucciso, impiccandosi nel garage della sua abitazione, distante meno di cento metri dal punto in cui ha esploso le fucilate.

La donna era madre di due figli, un 27enne e un 21enne, avuti da una precedente relazione. È la 78esima vittima di femminicidio in Italia, dall'inizio dell'anno, stando al monitoraggio dell'Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime, presieduto dall'avvocato Elisabetta Aldrovandi. Una strage che sembra non avere fine.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, sotto il coordinamento della pm Paola Palumbo della procura di Brindisi, partendo da alcune testimonianze, i due avevano avuto una relazione che era naufragata di recente. Non c'era stata nessuna denuncia, né per stalking, né per altre ipotesi di reato a carico del 52enne, incensurato. A casa dell'uomo, i militari hanno trovato e posto sotto sequestro tre fucili da caccia e due pistole detenuti legalmente. Uno dei tre fucili è stato usato per il femminicidio. Nessun biglietto.

Secondo la ricostruzione, il 52enne si sarebbe appostato nei pressi della sartoria, in via Galileo Galilei, vicino alla strada per Grottaglie (Taranto), prima delle 7, orario di inizio del turno lavorativo della donna, per poi decidere di farla finita raggiungendo la sua abitazione, in via Alessandro Volta. I colpi di arma da fuoco hanno rotto il silenzio della zona richiamando in strada le colleghe della donna. Alcune non hanno retto di fronte al cadavere e hanno accusato un malore. Le urla, le sirene dell'ambulanza e delle auto dei carabinieri.

"Villa Castelli è sotto choc", dice a LaPresse il sindaco, Giovanni Barletta. "Siamo sconvolti e arrabbiati per quello che è successo: non è possibile che continuino ad accadere tragedie come quella di oggi", prosegue. "Qui ci conosciamo quasi tutti e avevo incontrato la donna non più tardi di 3-4 giorni fa, in occasione di un evento musicale", racconta. "In questo momento voglio esprimere la vicinanza, la mia personale, e quella di tutto il comune ai due figli e alla famiglia della donna e allo stesso tempo voglio lanciare un appello alla riflessione: occorre lavorare quotidianamente sui rapporti umani e in modo particolare sul rispetto delle donne", dice il primo cittadino. "Non sono sufficienti le giornate come quella dell'8 marzo", aggiunge. "Occorre uno sforzo di tutti, ogni giorno, per promuovere quel cambiamento culturale che, purtroppo, ancora non c'è".

I funerali della donna si svolgeranno domani, alle 17, nella chiesa San Vincenzo De Paoli di Villa Castelli.

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