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Gas, termosifoni accesi una settimana dopo e spenti in anticipo: il grande gelo contro la crisi

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Il caro bollette e la crisi del gas non lasciano tranquilli gli italiani e il governo è pronto a correre ai ripari per risparmiare energia e ridurre i consumi. La prima idea al vaglio dell’esecutivo è quella di accendere i termosifoni una settimana dopo rispetto al consueto e, alla fine della stagione fredda, spegnerli con una settimana di anticipo. La strategia è raccontata da Repubblica, che spiega come gli uomini di Mario Draghi stiano studiando in un piano di risparmio energetico composto da diversi scenari. Le prime zone d’Italia, le più fredde, accendono gli impianti il 15 ottobre, mentre quelle del Sud al caldo aspettano fino al 1 dicembre: una prassi che potrebbe essere rivista.

 

 

È gia deciso nel frattempo che per pubblico e privati arriverà ci sarà l’abbassamento di almeno un grado, da 20 a 19, delle temperature dei termosifoni, con l’indicazione di tenerli accesi un’ora in meno al giorno. L’obiettivo perseguito dal ministro Roberto Cingolani è quello di provare a evitare razionamenti nelle attività industriali. “L’idea è quella di dettagliare una serie di azioni ‘non prescrittive’, da modulare a seconda degli scenari, fino a quello più catastrofico dell’interruzione delle forniture dalla Russia” evidenzia il quotidiano, che ricorda quindi che l’abbassamento della temperatura non sarà un obbligo. E anche le imprese studiano già i piani in vista di eventuali problemi autunnali ed invernali.

 

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