ai domiciliari

Pordenone, 15enne ucciso da una militare americana. L'alcol test conferma: "Guidava ubriaca"

Era ubriaca. La soldatessa americana che domenica notte, prima dell'alba, ha investito e ucciso un 15enne vicino a Pordenone aveva un tasso alcolemico nel sangue di 2.09 grammi per litro, ben quattro volte più alto rispetto allo 0,5 consentito per la guida. La militare ventenne è ora ai domiciliari con l'accusa di omicidio stradale aggravato e nelle prossime ore sarà sottoposta all'interrogatorio di convalida.

 

L'incidente è avvenuto la notte tra sabato e domenica, in via Roveredo, una strada provinciale di Porcia. Mancavano pochi minuti alle 3 del mattino e il 15enne investito era uscito per una serata con gli amici e con loro stava rientrando, camminando a piedi lungo la corsia ciclabile e pedonale che costeggia la strada, forse non bene illuminata, ma separata da un cordolo di sicurezza dalla via principale. La soldatessa, che era sola in auto, ha perso il controllo del mezzo, ha invaso la corsia pedonale e travolto il ragazzo, il cui corpo è balzato via.

 

Inutili i soccorsi e il ricovero in ospedale, a Pordenone, dove il giovane è morto. Sono stati gli amici della vittima, rimasti illesi, a raccontare l'accaduto. La soldatessa ventenne era confusa, sotto choc e completamente ubriaca, tanto da non riuscire a parlare. Subito dopo i risultati dell'alcol test le è stata ritirata la patente ed è stata messa ai domiciliari. Dopo la convalida si aprirà un procedimento penale e non è escluso che le autorità statunitensi invochino una loro giurisdizione sulla vicenda. Ciò non escluderebbe un processo interamente gestito dalle autorità militari negli Stati Uniti, in modo simile, ricorda l'Agenzia Ap, a quanto successo nel 1998, quando un jet statunitense decollato dalla base di Aviano tranciò il cavo della funivia del Cermis, uccidendo 20 persone.