il colosso perde quota

La crisi di Netflix: perso un milione di abbonati, licenziati 300 dipendenti

Luca De Lellis

Può sembrare incredibile e paradossale, ma Netflix è in crisi. Il colosso californiano, fondato ormai nel lontano 1997, ha perso intorno al milione di abbonati nel periodo che va da aprile a luglio del 2022. Il trend negativo, secondo quanto riportato da bbc.com, sarebbe partito addirittura nel trimestre ancora precedente a questo. Come dimostra anche il calo delle proprie azioni la situazione è seria, tanto che l’azienda è stata costretta a licenziare circa 300 dipendenti e a inserire contenuti pubblicitari nell’applicazione.

 

Il gigante dello streaming ideato da Reed Hastings e Marc Randolph ha così stipulato un accordo con la Microsoft, che è ufficialmente diventata partner di Netflix per la vendita degli spazi pubblicitari all’interno dei palinsesti. Conseguentemente gli abbonamenti saranno scaglionati nel prezzo in base alla quantità di spazi pubblicitari che verranno inseriti in ciascuno slot. In questo senso sarà cura dell’utente scegliere se proseguire nel pagamento di una specifica tariffa per la visione senza passaggi pubblicitari o se invece scegliere quella in cui sono previsti gli spot.

Una frase della serie Romanzo Criminale recita: “Quando sei arrivato in cima, puoi solo scendere”. Ed è sinteticamente ciò che sta succedendo a Netflix. I competitor sono più credibili e inevitabilmente influiscono sul predominio nel settore. Le perdite di abbonati riportate questa settimana sono state infatti le maggiori nella storia dell’azienda, con Stati Uniti e Canada che hanno registrato il più alto tasso di cancellazioni negli ultimi tre mesi, seguiti dall’Europa. Guy Bisson, direttore esecutivo di Ampere Analysis, ha affermato che è “inevitabile” che Netflix inizi a perdere la sua potenza sul mercato. È naturale che “quando sei il leader, c’è solo una direzione da prendere, specialmente quando c’è una grande concorrenza, ed è ciò che Netflix ha toccato negli ultimi due anni”.

 

È una novità cui l’azienda dovrà abituarsi velocemente. Per diversi anni Netflix ha goduto di una crescita esponenziale, rivoluzionando il modo in cui le persone di tutto il mondo fruivano dei contenuti. Ora la situazione è cambiata, perché la fetta di mercato a disposizione è diminuita all’aumentare dell’offerta e della competizione esercitata da altre piattaforme. Una tra tutte, Amazon.