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Altri tre miliardi per le bollette. Varato il decreto sulle forniture di luce e gas

Gianluca Zapponini
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Ancora una ciambella di salvataggio a famiglie e imprese strozzate dall’inflazione e alle prese con le bollette sempre più care, ai limiti della sostenibilità per centinaia di migliaia di nuclei.

Il governo di Mario Draghi, rientrato precipitosamente dal summit Nato in Spagna per sedare i malumori di Giuseppe Conte, interviene nuovamente sui prezzi dell’energia, ormai esplosi da quando la Russia ha invaso l’Ucraina. Il nuovo intervento dell’esecutivo poggia su poco più di 3 miliardi di euro, così spalmati. Per l’azzeramento degli oneri di sistema sulle bollette elettriche sono stati riservati 1,9 miliardi, mentre sulle bollette del gas il governo ha piazzato 292 milioni. Rispetto alla precedente stesura del decreto, è stato poi inserito un fondo da 116 milioni per il bonus sociale sull'elettricità e il gas. Venendo al dettaglio delle nuove misure, esse dispongono sgravi al caro energia per il terzo trimestre, tornate come accennato all’esame del Consiglio dei ministri di ieri, dopo una prima approvazione la settimana scorsa e partono dal bonus sociale per l’energia elettrica e il gas legato all’Isee. «Fermo il valore soglia dell’Isee, in caso di ottenimento di una attestazione Isee resa nel corso dell’anno 2022 che permetta l’applicazione dei bonus sociali elettricità e gas, i bonus annuali riconosciuti agli aventi diritto decorrono dalla data del primo gennaio 2022 o, se successiva, dalla data di cessazione del bonus relativo all’anno precedente», si legge in un passaggio del provvedimento uscito nel tardo pomeriggio da Palazzo Chigi. Attualmente il tetto Isee familiare per accedere ai bonus è di 12mila euro. Non è finita. Per i nuclei «numerosi» non deve superare 20mila euro.

Confermato poi nel nuovo testo l’azzeramento degli oneri di sistema nel settore elettrico e la riduzione dell’Iva al 5% per il gas e degli oneri generali di sistema, così come sono state ribadite le disposizioni per accelerare lo stoccaggio di gas naturale. E c’è ancora spazio per il prelievo del 10% sugli extra-profitti delle grandi aziende energetiche, le quali dovranno versare il 10% derivante dall'extragettito alla Cassa per i servizi energetici e ambientali.

Ultimo capitolo, non meno importante, lo stoccaggio di gas, in vista dell’inverno. In questo senso il Gse contribuirà allo stoccaggio di gas naturale. «Al fine di contribuire alla sicurezza degli approvvigionamenti, il Gestore dei Servizi Energetici (Gse), anche tramite accordi con società partecipate direttamente o indirettamente dallo Stato e attraverso lo stretto coordinamento con l’impresa maggiore di trasporto, provvede ad erogare un servizio di riempimento di ultima istanza tramite l’acquisto di gas naturale, a fini dello stoccaggio e della successiva vendita entro il 31 dicembre 2022, nel limite di un controvalore pari a 4.000 milioni di euro». Peccato che proprio questo venerdì ci potrebbero essere nuove brutte sorprese per le famiglie. Il rischio di nuovi aumenti delle bollette sembra infatti concretizzarsi a guardare l’andamento del prezzo dell’elettricità in Borsa. Non si dovrà aspettare molto per saperlo, visto che entro venerdì l’Arera renderà note ufficialmente le nuove tariffe riservate al mercato tutelato.

Infine, c’è il fronte siccità. «Il governo è al lavoro per intervenire con la massima urgenza contro la terribile siccità che ha colpito il nostro paese, e in particolare l’agricoltura nel centro nord - spiega Draghi - Nel bacino padano si tratta della crisi idrica più grave degli ultimi 70 anni, secondo l’analisi dell’Autorioìtà di bacino distrettuale del fiume Po». Quindi, «da lunedi siamo pronti ad approvare i piani di emergenza regionali», annuncia il premier, «l’Emilia Romagna lo ha già preparato e presentato, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e il Piemonte li preparano in queste ore e il governo è pronto ad approvarli da lunedì.

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