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Prato, il ballo delle debuttanti della scuola di D'Annunzio sarà aperto anche alle coppie gay

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Christian Campigli
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Un passaggio epocale. Una di quelle scelte che sancisce un prima e un dopo. Una decisione dalla quale, poi, non si tornerà più indietro. Il convitto Cicognini di Prato, la scuola che fu, tra gli altri, di Gabriele D'annunzio, si appresta a modificare le regole per l'accesso al tradizionale ballo delle debuttanti. Un appuntamento che, da oltre cento anni, si ripete, sempre uguale a se stesso. Una serata di gala, all'insegna dell'eleganza e del classicismo, riservata agli studenti delle quinte classi, una sorta di rito di passaggio, da un ambiente ovattato e chiuso come la scuola pratese, al mondo universitario e lavorativo. Per la prima volta, dal prossimo anno, potranno parteciparvi anche innamorati omosessuali. Il regolamento, almeno quello in essere fino ad oggi, prevede che i partecipanti siano coppie formate da un maschio e una femmina. La scelta del Cicognini non è stata né semplice né indolore. Ed è giunta dopo la richiesta di due studentesse lesbiche, che avevano espresso il desiderio di danzare sulle note di un valzer. Abbracciate. Senza alcuna vergogna. La scuola ha bocciato questa prospettiva, sollevando un vespaio di polemiche.

 

 

L'Arcigay di Prato e Pistoia ha alzato la voce e ha chiesto alla dirigente scolastica di ripensare a questa decisione. “Il contrasto a un fenomeno diffuso e particolarmente dannoso per la libertà di esprimersi – scrive l'Arcigay - di amare, della piena realizzazione di sé come l’omolesbobitransfobia passa anche dall’inclusione di persone costrette troppo spesso ai margini della nostra società”. Per motivi meramente burocratici, la preside ha sottolineato come non sia possibile modificare il criterio per il ballo 2022, ma che, al contrario, c'è grande disponibilità per rivedere il regolamento. E consentire, dal 2023, anche alle coppie gay di partecipare al ballo finale. Senza alcuna discriminazione. L'iter infatti prevede il voto favorevole del consiglio di amministrazione, nominato dal Ministero, del collegio docenti, di un commissario straordinario, senza dimenticare la necessità di effettuare un passaggio tra i genitori. Una scelta, quella del Cicognini, che ha una valenza nazionale. Storica. Una sorta di sliding doors, che sancisce un prima e un dopo.

 

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