si perde la verità

L’Aria che Tira, zuffa tra Carlo Cambi e Alessandro Cecchi Paone: “Fai diventare le falsità delle verità”

Duro scontro tra Carlo Cambi e Alessandro Cecchi Paone nel corso dell’edizione del 19 aprile de L’Aria che Tira, talk show di La7 che vede Francesco Magnani alla conduzione. Cambi, giornalista de La Verità e Panorama, parla della guerra tra Russia ed Ucraina: “È possibile che i rifugiati dentro l'acciaieria siano scudi umani? Come facciamo a verificare se stanno lì per ripararsi dalle bombe. È chiaro che se io sono russo posso raccontare che sono scudi umani e che Volodymyr Zelensky utilizza i suoi concittadini come barriere anti-missile, oppure se sono un ucraino posso far piangere tutto il mondo dicendo che i russi fanno strage di civili. La stampa occidentale si è schierata e non va cercando la verità”.

 

 

Poi Cambi si rivolge direttamente all’altro ospite: “Volevo ricordare al collega Cecchi Paone che magnifica la democrazia ucraina che due anni fa il Fondo Monetario Internazionale ha stoppato un finanziamento al governo Zelensky perché lo riteneva corrotto, con una giustizia sottoposta al controllo del potere politico e con i partiti di opposizione relegati in un fondo di galera. La stessa Unione Europea ha ritenuto che l’Ucraina non fosse idonea all’avvicinamento”. Cecchi Paone replica: “Per le stesse ragioni dovremmo cacciar via la Polonia e l’Ungheria. Lo sai che li stiamo cercando di cacciare via?”. 

 

 

Gli animi si surriscaldano e Cambi attacca l’interlocutore: “Lei è quel campione che ritiene che la Nato sia tutta democratica e si dimentica che dentro la Nato ci sta anche la Turchia di Erdogan, che il nostro Presidente del Consiglio ha definito un assassino”. Cecchi Paone prova a controbattere citando il pensiero di Enrico Berlinguer sulla Nato, Cambi è una furia: “Lasci perdere, lei ha una modalità di parlare con cui asserisce delle falsità per farle diventare verità”. “Saresti andato a vivere in Russia o in Ucraina fino a 56 giorni fa?” chiede Cecchi Paone. I due continuano a parlarsi l’uno sopra all’altro e la zuffa va avanti fino a che il conduttore non riporta la calma.