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Festa della donna, perché in Giappone non c'è ma si comprano mimose. E si celebra il cane Hachiko

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L'8 marzo è la Giornata internazionale dei diritti della donna, più nota come festa della donna, ma nonostante il nome non è internazionale al cento per cento. Ci sono Paesi  in cui, per motivi culturali, non viene celebrata. Come il Giappone che "si rifiuta di festeggiare la Giornata Internazionale della Donna", spiega in un post di Facebook Pio D'Emilia, giornalista di Sky Tg24 e profondo conoscitore del paese del Sol levante. 

 

"In Giappone, dove si festeggiano - soprattutto per sfruttarne il potenziale commerciale - tutte le ricorrenze possibili e immaginabili, dal Natale alla Festa di Saint Patrick, dal Giorno di Primavera alla Festa dei Nonni, l'8 marzo è il MIMOSA DAY, il "Giorno della Mimosa" e non, come nel resto del mondo, la Giornata Internazionale della Donna" spiega il giornalista. Alla base del "dirottamento" di senso della festa dal suo cuore, ovvero la celebrazione dei diritti delle donne, al suo simbolo (il fiore della mimosa), una cultura patriarcale che vede la donna subordinata all'uomo pressoché in ogni settore della società. "Peccato che anche le 'istituzioni' italiane si adeguino" scrive D'Emilia che attacca  la Camera di Commercio Italiana in Giappone che promuove la ricorrenza su Instragram. 

 

Altra curiosità, in Giappone l'8 marzo si celebra anche l'anniversario della morte di Hachiko, il cane fedele che ha una statua in una delle uscite della stazione di Shibuya dove aspettava il suo padrone che dopo la morte non sarebbe più tornato, come nel film interpretato da Richard Gere. 

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