fuori dal coro sulla quarantena

Controcorrente, Massimo Galli predica cautela: "Omicron è esplosiva, situazione imprevedibile"

Federica Pascale

“Ora siamo in una situazione del tutto imprevedibile, o meglio non facilmente prevedibile con queste caratteristiche date da una variante come Omicron che ha una capacità diffusiva molto marcata ed esplosiva” Lo afferma Massimo Galli, professore ordinario di malattie infettive nell'Università di Milano, ospite di Veronica Gentili nella puntata di lunedì 27 dicembre di Controcorrente, il programma di approfondimento politico in onda la sera su Rete4. “In meno di dodici mesi, questo virus ha messo tre varianti, una più diffusiva dell’altra”, ricorda Galli. “Alla fine dei conti, la Delta ci è arrivata con quel tanto di ritardo, rispetto ad altre parti del mondo, da consentirci di avere un po’ di vaccinazione in più”.

 

 

Tuttavia, i vaccini non mettono al riparo dal contagio poiché il virus muta in continuazione riuscendo ad infettare anche i vaccinati che però “continuano, di regola, a stare fuori sia dall’ospedale, che dalla rianimazione o peggio”. Purtroppo, la vaccinazione non funziona per tutti: “Il vaccino non è democratico. Alcuni rispondono benissimo, alcuni troppo, altri poco e hanno un effetto che dura di meno. La terza dose è fondamentale, risolve in larga misura il problema dell’ospedalizzazione ma non quello dell’infezione.” La soluzione, dunque, non è solo la terza dose ma bisogna, invece, valutare delle misure per affrontare il virus nel lungo termine. Ad esempio, sottolinea Galli, con vaccinazioni annuali che mantengano alti gli anticorpi.

 

 

“Non mi sembra proprio il momento di togliere la quarantena per gli esposti al virus e i colpiti, mentre credo che per i contatti vaccinati di persone positive si possa ragionare su quarantene di minor durata. Siamo tutti abbastanza basiti per il numero di infezioni che stiamo osservando ovunque. Vediamo un fiorire di focolai ovunque, di cluster familiari che fanno chiaramente pensare che siamo in una situazione diventata di nuovo di grande attenzione. Una fase in cui bisogna guadare la realtà in faccia. Non possiamo - le altre parole di Galli all'Adnkronos - pensare a soluzioni alla ‘sudafricana’".