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Svizzera, "sesso orale con la prima dose". Scatta la proposta indecente per convincere i no vax

Giada Oricchio
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C’erano una volta i bonus per l’acquisto di un’auto, per la prima casa, per le terme, adesso ci sono gli incentivi per il vaccino anti-Covid. A luci rosse. Ma andiamo con ordine. La pandemia sta vivendo la quarta ondata, i contagi in Russia e nell’Europa dell’Est si sono impennati a fronte di una scarsa campagna vaccinale. Così paese che vai, bonus che trovi. In Russia, il sindaco di Mosca, Sergei Sobyanin, ha avviato una lotteria con in palio una berlina di lusso alla settimana per chi si vaccina. In India sono stati più modesti e meno spampoloni: un pollo a tutti coloro che si vaccinano ché gallina vecchia fa buon brodo, ma vuoi mettere con la bontà di un pollo arrosto? Negli Stati Uniti, per la precisione a Washington, dove il consumo di cannabis è legale, per rilanciare le immunizzazioni hanno pensato di regalare una canna. Ma i più originali sono stati i bucolici svizzeri.

Alla faccia della neutralità, di Heidi e pure del sangue caliente appannaggio dei latini, il club privè “Delicious” di Ginevra, Svizzera, ha dato il via all’iniziativa “sesso orale gratis a chi si sottopone alla prima dose”.  Il messaggio era inequivocabile: "Tu ti fai il vaccino e io ti faccio...". Una proposta hot vietata ai minori ma che sta riscuotendo un discreto successo tra gli adulti. Più ortodossa e meno prosaica l’iniziativa del Consiglio federale svizzero  che per aumentare le vaccinazioni ha varato la formula “porta un amico e ti regaliamo un buono da 50 franchi”.  Totale costo dell’operazione: 150 milioni di franchi. In Svizzera solo il 65,1% della popolazione elvetica ha completato il ciclo vaccinale, non ci sono restrizioni e non si usa il green pass.

 

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