in 17 a processo per 97 reati

A Bibbiano il sistema c’era: arriva la prima condanna. Silenzio glaciale di Letta e Di Maio

Francesco Storace

Di Bibbiano bisognava parlare e si tornerà a parlarne: perché è stato condannato a 4 anni Claudio Foti, lo psicoterapeuta titolare dello studio di cura torinese Hansel&Gretel per la vicenda degli affidi illeciti. Il sindaco di Bibbiano Carletti (Pd) è stato rinviato a giudizio per abuso d'ufficio, ma prosciolto dalle accuse di falso. Il processo dovrà verificare se sia stata commessa qualche illegittimità nell'affidamento dell'appalto per il servizio terapeutico di cura dei minori. Siamo dunque nel pieno della vicenda processuale, che riguarderà – da giugno in poi – 17 imputati con ben 97 capi d’imputazione complessivi. Una storia davvero drammatica che registrò reazioni durissime anche a livello politico. E oggi sarebbe da chiedere a Luigi Di Maio se si è pentito di aver definito il PD come “il partito di Bibbiano”, salvo rimangiarsi tutto per un’alleanza di puro potere col Nazareno. Non è certo casuale il silenzio glaciale osservato ieri proprio da Pd e pentastellati, quasi a voler rimuovere un ostacolo pesantissimo al loro rapporto. Chissà quanti gradi di giudizio bisognerà attendere per sentirli parlare sui fatti. Suona davvero sinistro quanto accaduto e che ora sarà sottoposto alla verifica dei magistrati.

 

 

I giudici dovranno dire una parola definitiva per quei minori allontanati ingiustamente dalle famiglie d'origine per un tornaconto economico, attraverso perizie falsificate, disegni manipolati, storie inventate o sedute di psicoterapia per fare il 'lavaggio' del cervello ai bimbi: questo l'impianto accusatorio imbastito dalla Procura reggiana nei vari passaggi dell'inchiesta (dalle prime misure cautelari, al fine indagini fino alle richieste di rinvio a giudizio). Gli indagati, dal canto loro, si sono difesi sostenendo, in sostanza, di aver agito per il bene dei bambini e negando che alla base degli affidi ci fosse un business.

 

Su questo sistema orribile hanno speso parole importanti molti parlamentari che hanno seguito una vicenda davvero straziante sin dall’inizio, a partire da Maria Teresa Bellucci di Fdi e Laura Cavandoli della Lega. Per l’esponente del partito della Meloni “si conferma l'esistenza di un sistema malato e perverso che doveva essere sradicato. L'arrivo della prima condanna rappresenta un segnale forte che di certo non sanerà le ferite inferte a intere famiglie dal 'Sistema Bibbiano', ma che certamente darà un segnale sulla necessità di interventi normativi incisivi e puntuali per far sì che quello degli affidi non resti un cono d'ombra ignorato dallo Stato”. Per la Cavandoli, “in attesa della fine del processo, il risultato più importante è già stato raggiunto: tutti i bambini sottratti alle famiglie sono tornati a casa. Nessuno potrà mai ripagare loro e le loro famiglie per ciò che hanno subito, ma l'incubo è finito".