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Droga dello stupro a Roma, blitz e arresti: come hanno beccato i trafficanti insospettabili

Valeria Di Corrado
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Professionisti, politici, due militari in congedo, un agente della Polizia locale di Roma Capitale, la sorella di Ornella Muti, Claudia Rivelli; perfino un sacerdote, il gestore di una casa famiglia e un insegnante di musica che si faceva consegnare la droga direttamente a scuola. E' variegata e trasversale la rete di "trafficanti" di droghe sintetiche e di clienti scoperta dalla Procura di Roma nell'ambito di un'inchiesta che conta finora 63 indagati

carabinieri del Nas hanno arrestato 39 persone, di cui 11 sono finite in carcere e 28 ai domiciliari, con l’accusa di importazione dall’estero e traffico di stupefacenti sintetici. Tra le sostanze smerciate ci sono la cosiddetta droga dello stupro (Ghb e Gbl), eroina sintetica (fentanili), catinoni sintetici, benzodiazepine, nonché sostanze ad effetto psicotropo per la prima volta comparse in Europa e appartenenti alla categoria delle “Nuove sostanze psicoattive".

Venivano acquistate dall’estero sul web o sul darkweb e sono ritenute ad elevata pericolosità per la salute: possono provocare intossicazioni acute, in molti casi letali, a causa degli effetti droganti addirittura maggiori delle droghe tradizionali: il Fentanyl, ad esempio, è 80 volte più potente della morfina e basta una sola dose per diventarne dipendente. Sono state ricostruite alcune “rotte” internazionali di queste sostanze psicoattive: i fentanili provengono da Canada, Polonia e Repubblica Ceca, il GBL da Cina, Olanda, Francia e Croazia, i catinoni sintetici e alcune benzodiazepine dall'Olanda, mentre l'eroina ad alta concentrazione è stata rinvenuta in spedizioni provenienti dalla Gran Bretagna e dalla Germania.

Uno degli indagati il 17 ottobre 2019 viene intercettato dai Nas: “Sto andando dal politico… quello lì che abita davanti alla Corte di Cassazione”. "Tra i vari episodi di vendita emerge in particolare quello riguardante un personaggio dai sodali definito “il politico” verosimilmente senatore della Repubblica", conferma il gip Roberto Saulino nell’ordinanza di arresto. Si fa anche riferimento a un’altra tipologia di cliente, definito “er prete”: “Er prete è uno che me dà una cifra de sordiii…”, precisa lo stesso indagato che fa parte della cosiddetta “famiglia romana”.

E’ sempre quest’ultimo a rifornire di droga dello stupro il locale notturno “Frutta e verdura” (i cui gestori sono estranei all'indagine), nel quartiere romano Portuense, un club privato “punto di riferimento della comunità gay”. Ai domiciliari sono finiti anche il pittore Alexander Luigi Di Meglio, che ha il suo atelier romano in via Merulana, e un alpino che si faceva spedire la droga nella sua caserma a Belluno.

Ma tra gli arrestati c’è anche gente “comune”: ai domiciliari un architetto romano, un parrucchiere di Napoli, un dipendente dell’Asl Roma 4 e uno dell’Asl di Brescia, un avvocato di Biella, un pensionato dell’Aeronautica militare residente a Rimini, un insegnante di musica di una scuola media in provincia di Cremona e un funzionario dell’Ater di Roma. Recluso in carcere perché si faceva consegnare le sostanze addirittura nel suo ufficio in via di Valle Aurelia, nonché un giardiniere di Bologna e una dentista della provincia di Avellino.

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