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Open Arms, il processo show contro Matteo Salvini: in aula con Conte e Toninelli anche Richard Gere

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Ministri, ex ministri e persino attori. L'ex premier Giuseppe Conte ma anche Richard Gere sul banco dei testi al processo all'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini, imputato di sequestro di persona e omissione di atti d'ufficio per aver vietato lo sbarco di 147 migranti soccorsi dalla nave spagnola Open Arms. A deciderlo il tribunale di Palermo che ha ammesso tutti i testi citati dalle parti. Matteo Salvini questa mattina si presenta nell'aula bunker di Palermo con il suo avvocato Giulia Bongiorno per la prima udienza del processo che lo vede imputato con le accuse di abuso di ufficio e sequestro di persona.

All'inizio dell'udienza la Procura di Palermo ha chiesto al tribunale l’interrogatorio del leader della Lega. Tra le richieste probatorie anche le testimonianze di Giuseppe Conte e Luciana Lamorgese. Il presidente della seconda sezione penale del tribunale Roberto Murgia ha ammesso tutti i testi di accusa e difesa. Verranno sentiti, oltre all’ex premier Conte e alla ministra Lamorgese, anche l’attore Richard Gere e l’ex premier maltese Joseph Musca.

A prendere per primo la parola è stato il Procuratore Lo Voi che ha annunciato l’acquisizione di 59 documenti, tra cui relazioni psicologiche e mediche delle persone a bordo della open Arms e alcune mail. Chiesta anche l'acquisizione delle comunicazioni intercorse tra le autorità coinvolte nella vicenda dal momento dalla prima richiesta di porto sicuro avanzata dalla nave allo sbarco a Lampedusa, e poi il decreto ministeriale che sancì il divieto di ingresso della Open Arms con i 147 migranti a bordo. E ancora: gli atti della Procura dei Minori sulla presenza dei minorenni a bordo. Chiesta anche l'ammissione anche di una serie di atti come la decisione del Tar che annullava il divieto di sbarco deciso dal Viminale, i verbali della Polizia Scientifica sulle condizioni dei migranti a bordo della Open Arms, la sentenza del gup di Siracusa che ha assolto il comandante della Open Arms in un altro processo.

 

"L'Italia non era competente ad assegnare il porto sicuro", ha detto in aula, durante il suo intervento, l'avvocata Giulia Bongiorno. Secondo la difesa sarebbe stata la ong spagnola Open Arms a "commettere delle violazioni". La legale ha anche fatto sapere che intende portare in aula il diario di bordo della nave della ong. "Questi e altri documenti dimostrano che c'era una linea di governo su questi temi". Chiesta inoltre la produzione della sentenza di non luogo a procedere emessa dal gup di Catania Nunzio Sarpietro nell'ambito dell'inchiesta per sequestro di persona per la nave Gregoretti. Infine, ha chiesto la mail "dalla quale risulta che Opne arms dopo avere denunciato problemi di salute di alcuni migranti soccorsi non ha indicato chi stava male e così non ha permesso gli sbarchi".

La nuova udienza del processo è stata rinviata al prossimo 17 dicembre. "Vi aggiorno da Palermo dopo l’udienza del processo Open Arms - scrive sui social il leader della Lega - Mi chiedo se è normale che nell'anno del Covid non si pensi a bloccare gli sbarchi, ma a processare un ministro che ha difeso i confini del proprio Paese. Chi ripagherà gli italiani dei soldi spesi per questo processo politico? E verrà anche Richard Gere da Hollywood a testimoniare sulla mia cattiveria... Orgoglioso e fiero di aver fatto il mio dovere e aver difeso i confini! A testa alta, sempre".

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