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Uno Mattina, esplode il caso autori e registi nel programma Rai: "Tutto normale?"

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C’è aria (e non solo) di tensione a Rai1, il tema è lo spazio di informazione all’interno delle storico contenitore Uno Mattina. Riassunto delle puntate precedenti: il direttore di rete, Stefano Coletta, aveva espresso la sua intenzione di lavorare per “innovare” le “morning news”. A quel punto, il CDR del Tg1 aveva riposto con un comunicato che, di fatto, è riassumibile in due punti. A) Va bene l’innovazione, ma in ogni caso ogni scelta deve essere adottata in condivisione con il Tg1, che ha la titolarità dell’informazione sulla rete ammiraglia della Rai. B) Stop al ricorso a giornalisti commentatori esterni all’azienda pubblica, visto che quest’ultima ha professionalità per nulla inferiori rispetto al complessivo panorama mediatico.

Il botta e risposta tra Laganà e Cdr ha avuto poi un’altra puntata, sempre con al centro l’utilizzo delle risorse interne, ma ora salta agli occhi il testo di una lettera del componente Cda Riccardo Laganà (quota dipendenti) all’ad Carlo Fuortes. A proposito di Uno Mattina, come rileva il sito “vigilanzatv”, Laganà scrive di 22 autori nel programma, 10 dei quali esterni, tra questi 5 hanno l’inquadramento di capoautore. Inoltre, il consigliere evidenzia altre risorse esterne, 12 collaboratori ai testi e 7 registi/filmaker. A sottolineare il nodo sull’utilizzo delle risorse interne.

Laganà chiede “di verificare il rispetto della procedura di affidamento degli incarichi di lavoro autonomo del 27 gennaio 2021 a tutt’oggi ancora in vigore”, sottolineando che l’eventuale riduzione dei collaboratori esterni a Uno Mattina troverebbe un riscontro nelle azioni mirate al contenimento dei costi. Un confronto, questo, di cui è prevedibile avremo altre puntate. 

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