perché sbarcano

"I migranti fuggono dal Covid", incredibile a In Onda. E Franco Locatelli resta di stucco

Giorgia Peretti

“Tutti gli adulti che entrano nella scuola devono essere vaccinati o tamponati ogni 48 ore, compresi gli operatori scolastici e gli insegnanti”. Queste, le parole di Franco Locatelli negli studi di In Onda, giovedì 5 agosto. Il talk show di approfondimento politico sotto la conduzione di David Parenzo e Concita De Gregorio ospita il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico (Cts) a pochi minuti dalla conferenza stampa del governo per il nuovo decreto sul green pass. Il Consiglio dei ministri ha approvato il provvedimento che prevede l'obbligo del passaporto vaccinale che attesta vaccinazione anti-Covid, guarigione o tampone negativo per docenti, studenti universitari e per viaggiare su treni, aerei e navi dal primo settembre. 

 

“La misura è stata presa per ribadire l’investimento prioritario della scuola. – esordisce Locatelli- Gli studenti ne hanno sofferto ed è importante che venga data continuità la didattica in presenza perché è inutile che ci preoccupiamo e ci scandalizziamo anche risultati dei test Invalsi se poi non intraprendiamo delle azioni per riprendere con determinata convinzione”. L’obbligo della mascherina sarà in vigore per le scuole primarie e secondarie per i bambini al di sopra dei 6 anni laddove in classe non fossero tutti vaccinati.

 

“Un presidio sanitario importante perché ovviamente dipende anche dal contesto climatico stagionale. Tenere le finestre aperte a Bergamo a gennaio e diverse che tenerle aperte a Palermo certo ho anche il sulla Roma ottobre”, specifica il professore. Ma la novità dal Cdm di oggi è la riduzione della quarantena per i vaccinati che “investe anche la scuola perché la quarantena ha una durata standard di 10 giorni sulla base di evidenze scientifiche solide. Questa mattina c’è stata l'indicazione di fattibilità di ridurre il periodo di quarantena per i vaccinati a 7 giorni anziché 10”.

 

Per gli operatori sanitari o gli insegnanti che scelgono di non vaccinarsi, Locatelli dice: “Il ministro Roberto Speranza parlava dei prezzi calmierati dei tamponi, allora se c'è arroganza su scelte di questo tipo poi pertiene alla responsabilità del singolo anche con un sostenimento delle spese”. Una linea molto simile a quella preannunciata dalla virologa Ilaria Capua che nei giorni scorsi ha affermato: “Se non ti vuoi vaccinare allora sostieni le spese della tua scelta”.  Dunque, chi decide di fare il tampone per ricevere il certificato verde deve sostenerlo ogni 48 ore totalmente a sue spese.

Infine, il focus si sposta su un altro tema caldo del momento: l’emergenza dei migranti. In onda uno speciale sugli immigrati approdati a Lampedusa in fuga dal Covid nei loro paesi di origine. In un filmato mandato in onda durante la trasmissione alcuni migranti affermano: "Fuggiamo dal Covid" e su questo i conduttori chiedono un commento a Locatelli.

Ma il membro del Cts non sembra voler entrare nel merito: “I protocolli sanitari di gestione dei migranti che arrivano nel nostro paese sono assolutamente ben strutturati, rigidi, largamente performanti. Il nostro paese offre la vaccinazione ai migranti che arrivano in Italia per questo credo che sia un segnale di grande civiltà sono al nostro paese ma anche perché c'è esattamente la percezione di quello che l'impatto del Covid in determinate realtà socioeconomiche. Pensiamo anche solo ai bambini che sono morti in alcuni paesi del sud-est asiatico, in percentuali molto più alte di quello che si osserva in Italia. Esattamente per situazioni di disagio profondo socioeconomico di mal nutrizione di povertà ed è chiaro che il tutto non può lasciarci indifferenti”.