non si finisce più

Pregliasco gela Figliuolo: l'immunità di gregge? Non la raggiungeremo mai

Troppa libertà. Il virologo Fabrizio Pregliasco si dice "stupito e dispiaciuto" per le manifestazioni viste in tutta Italia - e che proseguiranno nei prossimi giorni - contro il green pass. La situazione dei contagi "è in risalita e ci aspettiamo più casi" nel prossimo futuro. Il fatto è che "la libertà che ci è stata data con la fine del lockdown facilita la diffusione del virus, soprattutto della variante Delta". Il vaccino "non è uno scudo al 100 per cento e non è privo di rischi", ammette Pregliasco a L'aria che tira estate lunedì 26 luglio, "ma è una soluzione che va usata insieme ad altre". 

 

Insomma, la "via maestra" del vaccino non basta, servono i monoclonali: "Questi scatoloni che vedete qui intorno sono giusto per studi scientifici riguardanti i monoclonali che stiamo portando avanti anche noi, sperando che ci diano quest'ulteriore arma" per combattere la diffusione del coronavirus.  "Ci saranno persone che si ammalano, anche tra i vaccinati", afferma, l'efficacia dei vaccini è confermata, ma "ci vuole buonsenso". 

In questi giorni il docente dell’università Statale di Milano è tornato a esternare con continuità, tanto che oggi lo vedremo a Stasera Italia News su Rete 4. "Con il 55% di vaccinati, per l’immunità di gregge" contro Covid-19 "ci vuole ancora un bel po', però almeno la quota dei soggetti più fragili protetti comincia essere importante perché è lì dove c’è la maggiore percentuale di immunizzati",  sottolinea Pregliasco all’Adnkronos Salute che ammette: "Nei fatti non si arriverà al risultato atteso dell’immunità di gregge, anche perché non riusciamo a vaccinare sotto i 12 anni, per ora", non essendoci prodotti approvati.

 

"Ci sono degli studi per iniziare a vaccinare anche dai 5 anni in su che sarà un altro elemento, però temo - prevede il virologo - qualche difficoltà perché i dubbi delle famiglie che si agitano in merito a potenziali rischi a mio avviso non daranno questa grande soddisfazione". Tuttavia, "secondo i modelli matematici, per avere l’immunità di gregge sarebbe necessario vaccinare anche i bambini. Ma i modelli matematici - chiarisce il medico - servono per dare un trend, un obiettivo. È chiaro che c’è poi una quota di soggetti che perdono la protezione perché sono tra i primi vaccinati, una quota di non responder, però è importante arrivarci". E la percentuale di immunizzati necessaria per raggiungere l’obiettivo cresce a seconda della contagiosità del virus. "Per trovare la percentuale esatta - puntualizza Pregliasco - bisogna calcolare l’R0 esatto: se fosse 7" come nel caso della variante Delta, con un contagiato che può arrivare a infettare fino a 7 persone, "si va oltre l’80%, verso l’88 quasi 90%. Valori sempre più alti".

 

Dichiarazioni che appaiono in contraddizione con quanto affermato dal commissario straordinario per l'emergenza Covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo. "Manca l’ultimo miglio per l’immunità di gregge contro il Covid in Italia. Entro luglio arriveremo al 60% della popolazione vaccinabile vaccinata, l’obiettivo dell’80% per settembre è a un passo”. Ma per il virologo non basta.