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Danimarca, la vergogna della Uefa dopo il malore di Eriksen a Euro2020: o giocate o perdete 3-0 a tavolino

È stata svelata e smascherata tutta l’ipocrisia della Uefa dopo l’arresto cardiaco di Christian Eriksen nella prima partita della Danimarca ad Euro2020. A raccontare come siano andate veramente le cose a seguito dell’interruzione del match tra i danesi e la Finlandia è Peter Schmeichel, ex capitano del Manchester United e portiere della Danimarca, nonché padre di Kasper attuale estremo difensori della nazionale danese.

 

 

A Good Morning Britain su ITV Schmeichel ha risposto al quesito su chi avesse voluto ricominciare la partita poche ore dopo il malore occorso al trequartista dell’Inter, visto che in molti avevano detto che era stato lo stesso giocatore a dire ai compagni di squadra di riprendere l’incontro con i finlandesi. Tale ricostruzione è stata completamente smentita: “Beh, questo è un dibattito interessante. Ieri ho visto una comunicazione ufficiale della UEFA che diceva che stavano seguendo il consiglio del giocatore, che i giocatori hanno insistito per giocare, ma so che non è la verità. Anzi, è un modo di vedere la verità”.

 

“Erano infatti state date tre opzioni, una era quella di giocare subito e far giocare gli ultimi 50 minuti, la seconda era giocare il giorno successivo alle 12 e la terza opzione era quella di dare forfait, con un 3-0 a tavolino. Era quindi il desiderio dei calciatori giocare? Avevano davvero scelta? Non credo che l’avessero. Anche l’allenatore si è seriamente pentito di aver rimesso in campo i giocatori” la drammatica rivelazione della leggenda del calcio danese, che accusa frontalmente la Uefa. “È molto difficile dire esattamente quale sarà l’impatto a lungo termine per i giocatori di quell’esperienza, che so che aver parlato con Kasper è stato molto traumatico per tutti. È una scena molto drammatica quando qualcuno deve essere defibrillato e riportato in vita sotto shock” ha concluso Schmeichel sull'episodio di Euro2020 che ha choccato tutti.