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Cartabianca, Matteo Bassetti: "Perché sì Pfizer a 42 giorni". E prevede quando toglieremo la mascherina

Giada Oricchio
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A "Cartabianca", il talk di approfondimento politico di Rai3, martedì 18 maggio, il professor Matteo Bassetti, infettivologo dell’ospedale San Martino di Genova, sparge ottimismo. Ma non risparmia una frecciatina al collega Massimo Galli.

Bianca Berlinguer, padrona di casa di Cartabianca, ospita il dottor Matteo Bassetti per commentare l’andamento positivo della pandemia da Covid-19. “Stando ai numeri il peggio è passato, oggi siamo a un percentuale di positivi intorno al 2% rispetto ai tamponi fatti, purtroppo il numero di decessi è ancora inaccettabile (201 vittime oggi), ma rispetto all’anno scorso  la discriminante è la campagna vaccinale. Ho in mano un articolo in pre print che conferma che il Covid ha un andamento simile al virus influenzale: colpisce in autunno e in inverno e in primavera estate sembra decrementare. Il nostro obiettivo è avere il 70% della popolazione vaccinata per l’autunno. Attenzione perché non dobbiamo mollare la presa, non è un liberi tutti, è il momento di fare la formica e mettere fieno in cascina e il fieno sono i vaccini, nessuno deve pensare che non serva più farsi il vaccino”.

Poi Bassetti si leva un sassolino dalle scarpe: “Intanto rivendico di aver detto che ci saremmo trovati in questa situazione, cioè con numeri buoni, qualcuno invece sosteneva che avremmo avuto 600 morti al giorno e le terapie intensive che scoppiavano. Come io ho chiesto scusa per aver sbagliato sulla seconda ondata, anche altri devono riconoscere i propri errori invece di perseverare". Chiaro il riferimento al collega-rivale Massimo Galli dell'ospedale Sacco di Milano. 

Sul coprifuoco, l'infettivologo sottolinea: "Deve essere fatto con intelligenza: se si dice 22, alle 22 tutti a casa, non lasci le persone in giro. Se metti una misura la fai rispettare. Se condivido l’operazione Draghi? Sì, è di buon senso e la tabella delle riaperture è molto ragionevole. Dobbiamo riaprire in contemporanea all’aumento delle vaccinazioni, ogni giorno è un mattoncino per l’immunità di popolo. Dobbiamo dire ai giovani che sarà un’estate di divertimento, ma anche di vaccinazioni. Ora non è il momento di obblighi e divieti, ma quello della consapevolezza, la consapevolezza di avere gli strumenti giusti per combattere la pandemia, a iniziare dalla mascherina di cui dobbiamo fare ancora uso”. 

 

Matteo Bassetti promuove senza indugi lo spostamento a 42 giorni della seconda dose di Pfizer: “Gli studiosi inglesi hanno dimostrato che negli ultra 80enni, cioè i soggetti maggiormente a rischio, la seconda dose di Pfizer somministrata a tre mesi ha dato una risposta immunitaria molto maggiore. Ci sono due vantaggi di farla dopo: un effetto booster maggiore sulla produzione di anticorpi e una maggior durata cioè gli anticorpi restano per più tempo. La decisione di spostarla a 42 giorni è di buon senso, i cittadini possono stare tranquilli, la decisione è presa per il loro bene. Cosa penso dello stop a Reithera? Abbiamo fatto una pessima figura nei confronti del mondo, noi dobbiamo investire in ricerca e sviluppo e nell’Università. Per il futuro,  ci vuole che questo paese torni a fare ricerca, spero che parte dei soldi del Recovery vadano agli ospedali, ma anche ai ricercatori, è la base di ogni cosa”.

 

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