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Vaccino, lo studio sulla seconda dose in ritardo scombina i piani su Pfizer

Ritardare la seconda dose del vaccino Pfizer migliora l’immunità contro il Covid. La decisione del Regno Unito di ritardare le seconde inoculazioni dei vaccini contro il coronavirus ha trovato un importante conforto da una ricerca svolta sugli ultraottantenni: è stato scoperto che effettuare il richiamo del prodotto della Pfizer dopo dodici settimane, invece che delle canoniche tre, produce una risposta anticorpale molto più forte.

 

 

Lo studio, condotto dall'Università di Birmingham in collaborazione con il Public Health England (il ministero della Salute inglese), ha scoperto che gli anticorpi contro il virus erano tre volte e mezzo più alti in coloro che hanno avuto la seconda somministrazione dopo dodici settimane rispetto a quelli che l’avevano avuta dopo un intervallo di tre settimane. Indipendentemente dai tempi la maggior parte delle persone che ha ricevuto la doppia dose ha una buona protezione, ma la risposta più forte dovuta al ritardo tra le dosi potrebbe prolungare la protezione perché i livelli di anticorpi diminuiscono naturalmente con il passare del tempo.

 

 

"Abbiamo dimostrato che il picco della risposta anticorpale dopo la seconda vaccinazione Pfizer è davvero forte nelle persone anziane quando questa è ritardata di 11-12 settimane. C'è una marcata differenza tra questi due programmi nei termini di risposte anticorpali che vediamo”, le parole della dottoressa Helen Parry, autrice senior dello studio a Birmingham. Gli scienziati hanno analizzato i campioni di sangue di 175 ultraottantenni dopo il loro primo vaccino e lo hanno fatto nuovamente due o tre settimane dopo il richiamo. Tra i partecipanti, 99 hanno avuto la seconda iniezione dopo tre settimane, mentre 73 hanno aspettato 12 settimane. Dopo la seconda dose, tutti avevano anticorpi contro la proteina spike del virus, ma il livello era tre volte e mezzo superiore nel gruppo delle dodici settimane. I dettagli dello studio sono pubblicati in forma di pre-print e devono ancora essere sottoposti a peer review.