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L'Aria che Tira, il ristoratore è una furia: chi ce l'ha più lungo? Imbarazzo in studio, politici ammutoliti

Giorgia Peretti

Impazza la protesta dei commercianti a Sassari, in Sardegna. Ristoratori, baristi e operatori del wedding manifestano nelle piazze contro gli scarsi sostegni del governo di Mario Draghi e le restrizioni dettate dal coprifuoco e la zona rossa. A riprenderli nella puntata di giovedì 29 aprile sono le telecamere de L’aria che tira, il programma di approfondimento condotto da Myrta Merlino, su La 7.

 

 I ristoratori non fanno sconti agli ospiti della trasmissione, in collegamento Alessia Morani del Pd e Alberto Bagnai della Lega. “Stiamo facendo cose concrete dopo averle anche proposte quando eravamo all'opposizione. Sono mesi che sentiamo le piazze protestare. Il nuovo governo ha esordito con un decreto che ha erogato a fondo perduto più di quello  che il governo precedente aveva erogato in un anno" afferma il leghista. “Ci stiamo preparando a progressive riaperture con l’arrivo della buona stagione tutto riprenderà in sicurezza” fa eco la Morani.

 

Ma chi non riesce a sostenere più i costi a fine mese, intanto si accende in piazza: “lo sappiamo che ci sono i morti, ma i morti non dipendono da noi. Le persone che ci devono tutelare dove sono? Lì in studio tu hai dei politici che stanno facendo la gara a chi ce l’ha più lungo. E di sicuro ce l’hanno piccolo. Il problema non siamo noi. Iniziate a parlare delle persone guarite, cercate di trovare la soluzione perché siamo arrivati allo sfinimento. Ad oggi stiamo parlano di 300 morti al giorno per il covid ma ogni giorno stanno morendo 6 milioni di italiani. Svegliatevi da quelle ca**o di poltrone” conclude il ristoratore.

 

Queste categorie hanno bisogno di aver una risposta dalla classe dirigente, si sono ritrovati da zona bianca a zona rossa nel giro di un mese- commenta la Merlino. Nel frattempo, prende la parola un altro ristoratore in rivolta che denuncia ancora una volta la loro situazione, lanciando una bordata anche alla Lega di Matteo Salvini: “Le zone rosse sono solo per i locali chiusi perché la gente se ne frega altamente. Se siamo in guerra, che la Lega venga a dirmi certe cose quando fino a poco fa faceva del populismo più puro a noi non va bene. Il problema è che qua dobbiamo lavorare” conclude gridando il commerciante.