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Covid, Rt in rialzo: zona rossa fino alla Befana, dal 7 gennaio l'Italia torna a fasce e colori

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Altri 22.211 nuovi casi e 462 morti con un tasso di positività al 14,1%, in salita di un punto e mezzo in sole 24 ore. È la fotografia della situazione Covid in Italia scattata dal bollettino del ministero della Salute nel primo giorno del 2021.

I dati di contagi e decessi vedono una minima flessione rispetto al giorno prima, ma con un'incidenza peggiore. Il totale dei contagi nel nostro Paese sale così a 2.129.376: 74.621 quello delle vittime del Sars-CoV2. Preoccupa in particolare l'indice di positività che si attesta al 14,1% con 157.524 tamponi processati in 24 ore (quasi 30mila in meno rispetto al 31 dicembre quando si era registrato un indice del 12,6%).

Il primo giorno dell'anno vede inoltre il secondo aumento consecutivo degli attuali positivi che tornano sopra soglia 570mila: con un aumento di 4.871 unità, il totale è 574.767 contro i 569.896 del giorno prima.

La prima notizia positiva dell'anno arriva dai numeri dei ricoverati che registrano un lieve calo dopo l'aumento degli ultimi giorni: sono infatti 329 i pazienti in meno nelle ultime 24 ore per un totale di 22.822. Lieve calo anche nelle terapie intensive con 2 ricoveri in meno per un complessivo di 2.553.

Altro dato che guarda al futuro è quello relativo ai vaccinati che supera soglia 35mila: secondo l'ultimo aggiornamento del report ministeriale sono infatti 35.850 le persone che hanno ricevuto la prima dose del vaccino Pfizer-BioNTech in Italia.

Il Veneto si conferma ancora la regione con il maggior incremento quotidiano di casi Covid con 4.805 nuove infezioni in 24 ore: seguono Lombardia (+3.056), Emilia-Romagna (+2.629), Lazio (+1.913), Campania (+1.734), Puglia (+1.395), Sicilia (+1.122) e Piemonte (+1.058). Solo la Valle d'Aosta vede un aumento di casi a due cifre (+17): le altre regioni hanno visto aumento a tre cifre.

Sul fronte politico, infine, qualcosa potrebbe cambiare anche la lettura dei dati: secondo quanto apprende LaPresse, infatti il ministero della Salute è al lavoro su una nuova circolare sui test antigenici in linea con nuove indicazioni Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) per inserire i test antigenici come strumento diagnostico valido e definitivo. La circolare sarà preceduta delle raccomandazioni dell'Istituto superiore di Sanità su questo tema. In questo modo i test rapidi potrebbero entrare nel conteggio quotidiano della Protezione civile. Esclusa invece alcuna modifica ai parametri di valutazione del rischio di contagio che resta fissato a 21: rimane dunque da attendere il prossimo 7 gennaio per il ritorno delle fasce e conoscere eventuali cambi di colore.

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