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Incidenti dimezzati in dieci anni. Il piano di Anas

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Ridurre gli incidenti stradali sulla rete stradale e autostradale del 50% entro il 2030. È questo l’impegno che ha messo in campo Anas (Gruppo Fs Italiane) in occasione della Giornata mondiale in Ricordo delle Vittime della Strada. Il tema è stato al centro del webinar “Sicurezza stradale: Obiettivo zero vittime” organizzato in collaborazione con Piarc Italia (Associazione mondiale della strada). All’incontro, aperto dal Sottosegretario del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Roberto Traversi sono intervenuti, tra gli altri, Raffaella Paita, Presidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, Massimo Simonini Amministratore Delegato di Anas, Paolo Maria Pomponio, Direttore del Servizio della Polizia Stradale, Angelo Sticchi Damiani, Presidente ACI-Automobile Club d’Italia, Carla Cappiello, Presidente Ordine Ingegneri della Provincia di Roma.

Secondo l’ultimo rapporto Istat, nel 2019 sono stati 172.183 gli incidenti stradali con lesioni a persone in Italia, in lieve calo rispetto al 2018 (-0,2%), con 3.173 vittime e 241.384 feriti. Tra le principali cause di incidentalità restano prevalenti la guida distratta, l’eccesso di velocità e il mancato rispetto della distanza di sicurezza. “In questi mesi – ha dichiarato il Sottosegretario del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Roberto Traversi - abbiamo lavorato per definire i primi passi per la realizzazione del Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale 2030 che guiderà gli interventi del ministero con l’obiettivo di dimezzare in dieci anni la mortalità per incidente stradale. Già dalle linee guida, però, l’approccio con il quale ci siamo mossi è quello di rendere la strada “ambiente sicuro” tanto per le caratteristiche di progettazione e manutenzione quanto per le abitudini di chi la frequenta. Per la prima volta, poi, vogliamo che l’attenzione si sposti anche alle misure del post incidente, all’assistenza ai soggetti deboli coinvolti e alle strutture riabilitative del territorio. In questo modo, davvero, potremo avvicinarci a quell’obiettivo ‘zero vittime’ che per tutti resta l’aspirazione massima”. 

“Anas, insieme al Gruppo Fs Italiane e in linea con le direttive del MIT – ha dichiarato l’Amministratore di Anas Massimo Simonini –, è impegnata nell’obiettivo di ridurre gli incidenti stradali sulla propria rete stradale e autostradale del 50% entro il 2030. Per raggiungere questo grande obiettivo abbiamo predisposto un piano d’azione strategico a breve termine che al primo posto vede destinare sempre più risorse alla manutenzione programmata per sviluppare sulle nostre arterie misure di sicurezza passiva come barriere di protezione ad alta efficienza progettate da Anas, nuova pavimentazione e segnaletica stradale, illuminazione di strade e gallerie per migliorare la visibilità. Nel medio periodo, lo sviluppo della Smart Road Anas, tecnologia abilitante per lo sviluppo della Smart Mobility e propedeutica ai futuri scenari di guida autonoma dei veicoli, porterà un innalzamento degli standard di guida. La nostra Smart Road è infatti orientata al miglioramento della sicurezza stradale e a rendere più efficienti i flussi di traffico. Un altro importante fronte sul quale Anas è impegnata è la necessaria diffusione della cultura della sicurezza, tramite campagne di sensibilizzazione volte al rispetto del Codice della strada”. 

 

 

 

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