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TikTok si salva in extremis. Slitta il bando di Trump negli Usa

Manuel Marinari
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Il bando di TikTok shifta al mese prossimo. Negli Stati Uniti si respira un clima di incertezza dovuta alla pandemia ed al recente risultato delle elezioni, in questo caos troviamo il colosso Cinese ByteDance proprietario dell’app del momento che continua a stravolgere il mondo dei social network, TikTok. 

Durante la scorsa estate l’amministrazione Trump ha richiesto l’acquisizione di TikTok.inc da parte di aziende statunitensi per continuare ad operare sul proprio suolo dichiarando come data limite il 12 di novembre 2020.

Nei mesi a seguire le negoziazioni tra TikTok ed il CFIUS, la commissione che si occupa di investimenti internazionali e sicurezza nazionale degli Stati Uniti, non hanno portato alla conclusione delle trattative, ritenute non soddisfacenti da parte del presidente Donald Trump, e poi finite nel dimenticatoio.

Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha annunciato che non avrebbe emanato il divieto - programmato per entrare in vigore a mezzanotte - che avrebbe impedito ai fornitori di servizi statunitensi di consentire agli utenti di accedere a TikTok, il che avrebbe effettivamente costretto l'app a chiudere le operazioni nel paese, "l'ordine quindi non entrerà in effetto, in attesa di ulteriori sviluppi legali", ha detto il Segretario al Commercio Wilbur Ross in una direttiva emessa lunedì. L'ordine sarebbe entrato in vigore dopo le 23:59 ET di giovedì.

Inoltre la corte di appello di Washington, in risposta alla petizione da parte di TikTok,  ha  spostato la deadline per fornire ulteriori documenti al processo che TikTok ha richiesto alla corte americana contro l’ ordine di vendita forzata, giudicata illegale da parte della società’ cinese. L’estensione last minute al prossimo mese è stata richiesta nuovamente da Bytedance questo martedì dopo non aver ricevuto notizie dall’ amministrazione Trump nelle scorse settimane.
 

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