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Coronavirus tra contagi e lockdown. Storace: "Ci stiamo già rassegnando alla terza ondata (di gennaio)"

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"In principio si tendeva ad ignorare la prima ondata di Covid. Poi ci rinchiudemmo in casa per ordine di Giuseppe Conte. D’estate ci dissero che ci sarebbe stata la seconda ondata, ma più leggera. Ora arrossiscono alcune regioni d’Italia, altre no e ci dicono di stare bene. Ma tra la prima e la seconda ondata c’è di mezzo la pazienza degli italiani. Esasperati". Lo scrive sul sito 7Colli.it il vicedirettore de Il Tempo Francesco Storace. "Tanto più che nessuno spiega se ci sarà per forza pure la terza ondata di Covid. E’ che dal governo arrivano indicazioni cervellotiche, senza far capire nulla a nessuno. Ma la bellezza e l’intelligenza del nostro popolo stanno nel non abbattersi mai. E così dopo i virologi in casa e gli esperti di voto americano, ora ci sono i vaticinatori di domani. “Guardi, ci fanno chiudere un pochetto adesso per lasciarci liberi a Natale e a Capodanno e poi tornano a tirare giù le serrande a gennaio”.

A Natale liberi e a gennaio ci richiudono? La domanda sorge spontanea. "Un ragionamento che viene da persone sensate - scrive Storace - E se lo ascolti una volta, poi due, tre e cento volte, vuol dire che si sta facendo strada. E che, assieme alla voglia di non buttarsi (momentaneamente) giù, alla lunga dà l’idea di un popolo rassegnato. Sì, la terza ondata Covid arriverà, godiamoci almeno le feste. E questo dovrebbe far vergognare chi ci governa, perché diventa palese l’incapacità di fronteggiare una pandemia che ci ha devastato nella mente ancora più che nel fisico. Perché – sia pur troppi – alcuni ci hanno rimesso quando il virus li ha acchiappati; ma tutti abbiamo dovuto cambiare le nostre abitudini. Un esercito di spioni ci guarda male se vede movimenti non completamente conformi alle regole partorite da chi vede nella cena al ristorante e non nel pranzo il vettore del Covid. Ecco, vorremmo una politica che ci indica la strada e non che ci minaccia se non facciamo quello che ci si impone. “Altrimenti lockdown!”. Ma, di grazia, che colpa hanno i comuni cittadini per questa pandemia che semmai sono stati proprio i nostri governanti a sottovalutare al suo arrivo e poi tra la prima e la seconda ondata? Viviamo questo tempo con ansia ed è la cosa più brutta che ci potesse capitare. Per questo diciamo che a gennaio ci richiudono”.

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