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Un paese del Trentino pronto ad adottare l'orso M49. Parla il sindaco che vuole salvarlo

Francesco Storace
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Papillon ha scelto la libertà, ma quell’orso entrato nel cuore di tanti italiani va aiutato a ritrovare un habitat congeniale alle sue abitudine. La “sua gente” sta in Trentino e un piccolissimo comune, Sagron Mis, ha scelto di adottarlo con un progetto in tredici punti.

Ne è promotore il sindaco Luca Gadenz, che è a fine mandato (si rivota a settembre e lui non è più candidato), che a M49 si è davvero affezionato. Lo abbiamo intervistato.

Con un altro sindaco, che fine farà orso m49?

“Io credo e spero che il mio successore porterà senz'altro avanti il nostro progetto di sviluppo socio-economico-turistico della località. Del resto, le numerose iniziative intraprese in questi ultimi dieci anni di mio mandato, attraverso una certa infrastrutturazione vocata al turismo, hanno determinato una direzione univoca. Il turismo quale risorsa fondamentale, unica. A meno di non riaprire la miniera d'oro. A Sagron abbiamo pure questa...”

Che “tipo” è Papillon, come è chiamato orso m49?

”Papillon è il nome attribuito dal Ministro Costa a M49 e richiama il celebre film del 1973 con Steve McQueen, che racconta delle sue proverbiali e ripetute rocambolesche fughe dal carcere della Guyana francese, dove stava scontando una pena per omicidio inflittagli dai Tribunali francesi. Invece, M49 è una sigla in codice che sta a significare M come Maschio e 49 il 49.mo nato della seconda generazione di Orsi in Trentino. Il nome della prima generazione portava le iniziali dei due genitori, tipo JJ4 o KJ2, quest'ultimo abbattuto in circostanze poco chiare (in autunno si terrà il processo penale a carico del Presidente della Provincia Rossi, predecessore di Fugatti). Si pensa che M50 sia il fratello di M49”.

Non è pericoloso? 

“M49, come tutti gli orsi, non è pericoloso per l'uomo. In genere gli orsi sono molto schivi ed evitano l'uomo. Si sono tuttavia verificati alcuni sporadici casi di aggressione all'uomo. Tali casi vengono però fatti risalire alla presenza dei cuccioli assieme alle loro mamme, emerge l'istinto protettivo.....”.

Il recinto da dove è fuggito è piccolo per la “normalità” dell’orso. Qual è l’ambiente dove può trovarsi bene?

“Sì, il recinto è troppo piccolo per M49, anche perché lo deve condividere con un’altra orsa già presente. L'areale/recinto ideale per  il benessere ideale dell'animale si stima nell'ordine di 8-10 ettari. Ora il problema dato da questo recinto diventa ancora più serio ed urgente, vista la nuovissima ordinanza di cattura di altri esemplari (mi pare siano tre), che se catturati verranno rinchiusi nel solito recinto del Casteller, portando così a 4 gli esemplari collocati. 5 se M49 non fosse fuggito..... Sagron Mis offre un ambiente totalmente selvaggio e aspro, sotto le montagne,  con un areale ampio e molto suggestivo”.

Quanto può costare un progetto come il vostro? La spesa come sarebbe accolta?

"La stima presunta del costo è di 1,5 milioni di euro, dunque nemmeno così elevata, se solo si pensa ai vantaggi che può apportare al territorio  (per l'intero Trentino e per il Veneto - Sagron Mis fa da spartiregione) un progetto di questo tipo, anche come indotto turistico  (vedi i 13 punti del progetto). La spesa, non essendo elevata, a mio avviso verrebbe accettata, come normalmente si accettano in Trentino spese bene e di molto superiori, per certe infrastrutture, tipo impianti di risalita, nell'ordine di varie decine di milioni di euro....”.

E’ vero che il ministro Costa ha detto ottimo progetto ma poi non è successo nulla di concreto?

“Sì, ho sin da subito coinvolto il Ministro Costa, già dall'origine della idea, in occasione della prima fuga di M49. Ho inviato a lui una lettera con le dovute spiegazioni del progetto, contestualmente invitandolo a Sagron Mis per vedere il posto. Lui ha risposto in tempi molto rapidi, ritenendo il progetto molto interessante, ma affermando nel contempo che il Ministero non aveva fondi da dedicarvi. Poi non abbiamo saputo più nulla, ed io nemmeno lo ho più cercato. La questione che io rilevo è che, sia il Ministero, sia la Provincia, di fatto non stiano mettendo in campo azioni concrete volte ad affrontare il problema in forma definitiva. Noi abbiamo proposto un progetto concreto, che può essere davvero virtuoso. Nessuno della Provincia mi ha mai risposto”.

Perché ci tenete così tanto agli orsi da quelle parti?

“Sagron Mis ha, in questi 10 anni, puntato moltissimo e sviluppato interessanti politiche e scelte concrete in tema di ambiente, di conservazione della natura, intesa come flora, fauna ed acqua, sempre però declinandole in chiave di sviluppo sostenibile. Pensare anche alla conservazione della specie orso, alla vita dell'animale in sé (era un condannato a morte), anche quale virtuoso e strategico percorso di sviluppo locale sostenibile, la trovo una idea semplicemente brillante, che peraltro contribuisce a togliere anche qualche castagna dal fuoco a Provincia e Ministero, dunque è ora di decidere. I risvolti anche sul piano della ricerca scientifica sono del pari interessanti. Diversamente intendo "cedere" l'idea a qualche altra Regione d'Italia, magari mettendola a "concorso". Intendo dire di fare sensibilizzazione...”.

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