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Vissani, quel piano Colao me lo cucino io. Così

Gianfranco Vissani che oltre ad essere uno degli chef stellati più noti per le apparizioni in tv, dal lockdown in poi è diventato portavoce della ristorazione italiana, non riesce proprio a digerire il piano sulla ripartenza firmato da Vittorio Colao e dai suoi esperti. A non andargli giù è ancora una sorta di controllo della libertà "ci hanno rotto", tuona senza mezzi termini. E soprattutto l'attacco all'utilizzo dei contanti che Vissani contesta: "basta con l'attacco delle multinazionali che vogliono cambiare la vita degli italiani per fare soldi loro. Il cash è l'essenza dell'Italia, lo usano i piccoli e medi imprenditori anche per risolvere i problemi e stare in piedi. Dicono che così si favorisce il nero? Sì, lo dice l'Olanda che è un paradiso fiscale e vive di quello. E' più piccola dell'Umbria e vuole rompere i c... a noi? Ma andiamo!"Vissani vorrebbe parlarne a tavola guardando negli occhi il premier Giuseppe Conte a cui servirebbe pane e acciughe e lumache di terra "perché lui è un uomo di terra..."

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