Psichiatria: sparatoria Fidene, esperti forensi 'società iperveloce aumenta aggressività'
Roma, 12 dic. (Adnkronos Salute) - "L'instabilità e l'insicurezza di questo periodo, unitamente a una minore tolleranza alla frustrazione e all'incremento del narcisismo, possono facilitare le scelte scellerate di determinati soggetti". "La velocità che caratterizza il web e anche la nostra società non lascia il tempo all'elaborazione delle emozioni all'individuo, facilitando le risposte impulsive e aggressive. Ci confrontiamo quotidianamente con l'urgenza e con la necessità di fornire risposte immediate e veloci". Così Enrico Zanalda, psichiatra e presidente della Società italiana di psichiatria forense, commenta la sparatoria di ieri alla periferia di Roma durante una riunione di condominio, sottolineando la necessità di "tornare a recuperare il concetto di 'lentezza' per lasciare il tempo di elaborazione e mediazione delle emozioni".
"Il drammatico evento di Roma di ieri, dove un signore si è trasformato in un omicida di massa, e quello del collaboratore scolastico di Favara di una settimana fa - spiega Zanalda - possono essere letti considerando il recente e progressivo aumento dell'aggressività sociale e della manifesta ostilità. La cosa strabiliante - sottolinea - è che questi crimini sono premeditati e lucidamente realizzati. L'omicidio diventa l'agito estremo attraverso il quale si elimina definitivamente l'oggetto frustrante per l'incapacità di tollerare l'insuccesso e l'insoddisfazione esistenziale, come se fosse l'unica possibile soluzione del problema che determina un immediato sollievo".
E ancora: "Vi è un incremento diffuso di comportamenti aggressivi, per lo più verbali, nella quotidianità sia reale che virtuale a cui non dobbiamo abituarci", ammonisce lo psichiatra. "Si pensi al diffuso fenomeno degli 'haters' ovvero la manifestazione dell'odio attraverso Internet. Alla base del comportamento degli odiatori - analizza Zanalda - c'è spesso, come unico obiettivo, quello di trascinare in basso il proprio bersaglio sentendosi appagati dal suo annientamento sociale".