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I ciclisti protestano per le buche di Roma, si ferma il Giro d'Italia

Silvia Sfregola
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Le buche di Roma fermano i corridori del Giro d'Italia. Le condizioni del manto stradale nel centro della Capitale "macchiano" in modo indelebile la passerella finale del Giro d'Italia a Roma per l'ultima tappa. L'organizzazione ha deciso e informato i ciclisti che il tempo ufficiale della tappa è stato stoppato al terzo passaggio, abolendo i due rimanenti traguardi volanti e neutralizzando i 7 giri rimanenti dei 10 previsti in totale. La giudice di corsa Rossella Bonfanti è venuta incontro alla protesta del gruppo che lamentava le cattive condizioni del circuito allestito in centro con partenza da Caracalla e arrivo ai Fori Imperiali e denunciava ragioni di sicurezza sottolineando i rischi per l'incolumità dei corridori. A vincere la corsa in rosa è stato dunque Chris Froome che si è aggiudicato la 101^ edizione del Giro. Immediata la polemica sulla "figuraccia internazionale". "Il Giro d'Italia si ferma per l'assoluta incapacità di governare Roma da parte del Movimento 5 Stelle" dichiara il senatore del Pd Bruno Astorre. "Mentre la sindaca Raggi si dichiarava soddisfatta del lavoro svolto dall'amministrazione, i corridori protestavano per lo stato del manto stradale del tracciato sino a ottenere una riduzione dei giri. Non c'è che dire, l'ennesima pessima figura internazionale per la Capitale d'Italia della quale possiamo ringraziare la sindaca e tutto il suo staff pentastellato. Non oso pensare a come potrebbero ridurre il Paese". "Le buche a Roma hanno fermato anche il Giro d'Italia" ha dichiarato il vicesegretario del Pd Lazio, Enzo Foschi. "La mancata manutenzione delle strade da parte della più scarsa sindaca che Roma abbia mai avuto, ha fatto fare a Roma una figuraccia in mondovisione. La Capitale è una città ormai allo sbando con una giunta incapace ed una sindaca che sembra stare su un altro pianeta. E vogliono governare anche l'Italia...".

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